
Redazione
Rosaspina è il nome d’arte di Raffaele Vigliotti "Gemelli" è pubblicato dall’etichetta Terzo Millennio
Dopo il successo del singolo d’esordio “Sette coltelli”, Rosaspina torna con un nuovo brano autobiografico in cui amore e memoria si intrecciano con sonorità che riportano i ritmi e le melodie di Halsey e Rosalia.
L’artista continua il suo viaggio introspettivo nel passato, analizzando la sua adolescenza e i suoi primi amori vissuti nella periferia milanese.
Il titolo rimanda al segno zodiacale dei Gemelli, caratterizzati da un’indole sognatrice, il cui incontro con il Sagittario (segno di Rosaspina), causa la perdita di concretezza. Nonostante la forte alchimia sono irrimediabilmente destinati a perdersi. Allo stesso modo la storia d’amore ormai conclusa si riduce alle ceneri di una breve ma intensa passione estiva.
In termini di sonorità il singolo prende le distanze in maniera significativa dal primo brano, lasciando più spazio ad una ritmica scandita su cui la voce di ROSASPINA si muove in maniera leggera, grazie anche a giochi di pronuncia e a un uso originale degli accenti.
Dall’olimpo siamo stati esiliati / Anche noi siamo astri sprecati / Da quando sei andata via / Non ho mai più avuto altri gemelli
Biografia
Rosaspina è il nome d’arte di Raffaele Vigliotti. Nasce a Rho nel 1994 ma d’estate cresce nel “Giardino Dell’Eden” in provincia di Caserta. In questo posto incontaminato, scintillante e accogliente, il giovane muove i primi passi nel mondo dell’arte, cominciando a scrivere già all’età di 6 anni.
Inizia a comporre musica perché sente subito la necessità di riempire il silenzio che lo circonda nelle sue giornate di solitudine, dove il ragazzo gode solo della compagnia di un nutrito gruppo di animali. Non solo gli animali ma anche le piante e in particolar modo il frutteto è fondamentale per la costruzione del suo Io: Rosaspina, per scrivere, prende spunto da quello che mangia, poiché alcuni sapori gli ricordano dei suoni, delle parole, delle frasi. “Ogni parola ha un sapore ben specifico”.
Nel periodo dell’adolescenza, il bisogno di scrivere si fa sempre più sentire in Rosaspina perché sente il bisogno di esternare le sue emozioni, le sue delusioni e le sue ferite interiori ed esteriori, provocategli da altri. Il giardino dell’Eden chiude per sempre sepolto da tonnellate di cemento e ROSASPINA si chiude in sé stesso, cominciando a scrivere i suoi testi in inglese per non essere compreso.
Poi la svolta: con il passare del tempo Rosaspina decide di raccontare una parte della sua vita e le emozioni che l’hanno caratterizzata e, per sentirsi vicino a persone che ormai non fanno più parte della sua vita, abbandona l’inglese e si mette a nudo.
Instagram: https://www.instagram.com/iosonorosaspina/
ascolta su Spotify: https://spoti.fi/3jO4t7z
pubblicato dall’etichetta Terzo Millennio
(edizioni: Sugar Music, Metatron Publishing, Divinazione Music)
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