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Musica Redazione 26 maggio 2020 18:08 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Mentre la scienza fa il suo fondamentale percorso, la nostra Tribù musicale sprigiona la sua energia con "La Danza Del Mentre" . Covid19 JESCE ALLA'.
Quest'opera musicale scritta, suonata, arrangiata e prodotta dai fratelli Minale, non è soltanto musica di alta qualità alla quale, da sempre, ci hanno abituati, è bensì tanto altro.
Il brano dal titolo apparentemente esilarante, carico di ironia e spensieratezza, porta invece con sé un messaggio di solidarietà e profonda speranza. Ci sono migliaia di musicisti, di maestranze che vivono grazie alla musica e che da mesi, purtroppo, non hanno entrate economiche.
Il mondo della musica è alla deriva, completamente fermo e abbandonato alla propria sorte. Se la musica consiste nell'organizzazione dei suoni, dei rumori e dei silenzi nel corso del tempo e nello spazio, beh.. sappiate che noi musicisti non abbiamo più né tempo per attendere, né spazio che possa contenere il disagio che ci affligge, ma solo un gran rumore nella testa che non ci fa più vivere in pace.
NON SI FANNO PIÙ CONCERTI!!!!!!
Il Covid-19 ha ridotto questo settore ad un cumulo di macerie. "Jesce Allá, oltre ad essere una sensuale danza volta ad esorcizzare il dispiacere e i problemi che da mesi ci impediscono di fare musica live e quindi di guadagnare, vuole anche rappresentare un momento di riflessione per tutte quelle persone che avranno la sensibilità di vivere e condividere con noi il problema.
Muovere le coscienze è adesso più che mai di vitale importanza. La musica è sull'orlo di un precipizio e noi musicisti stiamo precipitando con essa. Da nord a sud l'urlo è lo stesso. NON CI ABBANDONATE!!!!! In ballo ci sono migliaia di famiglie che in questo momento non hanno di che vivere. Le istituzioni devono assumere un atteggiamento di piena RESPONSABILITÀ anche verso la nostra categoria.
Che questo sia per chi ci governa un richiamo al DOVERE, un monito a non continuare ad ignorare le vite di migliaia di musicisti, tecnici, facchini, fonici, impresari e tanti altri ancora, la lista è davvero lunga. Dovete intervenire, ma dovete farlo in fretta, tra qualche giorno potrebbe già essere troppo tardi per molti di NOI.
Questa è volutamente una denuncia sociale, un grido di speranza, affinché le nostre voci, unitamente alla nostra musica, possano raggiungere i cuori e le coscienze di chi può e deve agire. "La Danza del Mentre" è al contempo gioia e dolore, non si può pensare di vivere la prima lasciando fuori dalla porta la seconda.
È IMPOSSIBILE!!!!!
Le due emozioni sono inscindibili, per capirla e viverla per ciò che realmente rappresenta, devi essere in grado di assumerla tutta, in un solo colpo. Non importa se in battere oppure in levare, ciò che conta è che il colpo sia unico, autentico, forte, deciso, secco, estremamente convinto, ricco d'amore per le persone e per la vita. Snodato questo concetto, bisogna necessariamente tornare alla "Danza del Mentre" e alla terra nella quale è stata concepita.
Siamo a Marigliano, nella provincia di Napoli, luogo di magia, dove colori, sapori, profumi, cultura e storia si mescolano tra loro in un incantevole cocktail di conoscenza, musica, dolore, allegria e divertimento.
Le strade di questa sorridente cittadina sono state, da lungo tempo, fonte di ispirazione per molti artisti campani. La vivacità di un popolo estremamente cordiale, spalancano le porte sulla gioia di vivere che trasuda da ogni zolla di questa terra.
A far da sottofondo a tutto ciò vi è il magistrale fermento musicale dei fratelli Minale capaci di infondere in tanti ragazzi del luogo, attraverso la loro associazione, la loro scuola, l'orchestra, la big band, il loro studio di registrazione e le loro molteplici iniziative, l'amore per la musica e per l'arte in generale.
Gianni, Salvatore, Stefano e Raffaele, quattro musicisti con la M maiuscola. Quattro Maestri, quattro fratelli con la musica e l'altruismo nel cuore, sempre pronti ad accogliere, ad ascoltare, a mettere il proprio talento al servizio degli altri.
Nietzsche diceva che la vita senza la musica sarebbe un errore, permettetemi di dire, da addetto ai lavori, che la musica senza i fratelli Minale sarebbe terribilmente stonata.
Andrea Monteforte
Cantautore e produttore
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