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Manifestazioni Redazione 21 aprile 2018 21:01 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
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MARIGLIANO - Il I Circolo Didattico “Giancarlo Siani” ha reso onore al giornalista anticamorra che dà il nome alla scuola ospitando, nell’ambito del Progetto Continuità, la giornalista e scrittrice Cristina Zagaria, autrice del bellissimo racconto/verità “ I piccoli principi del Rione Sanità”.
Giovedì 19 aprile, nel Palazzetto dello Sport, gli alunni delle classi IV e V di tutti i plessi scolastici si sono incontrati per accogliere la scrittrice, dopo aver dato vita ad un percorso condiviso di lettura che li ha portati a riflettere sui temi “caldi” proposti dal libro. L’ultima opera della Zagaria, infatti, è un racconto che nasce da un’esperienza reale, vissuta da Cristina con i ragazzi della Casa dei Cristallini, del Punto Lue Diffuso e della Cooperativa “Il grillo parlante”Onlus.
Nell’ambito di un laboratorio di pittura basato sul famoso romanzo di Saint-Exupéry, Cristina ha incontrato i bambini e i ragazzi del Rione Sanità, ha ascoltato e condiviso le loro storie e, riconoscendo in loro tanti “Piccoli Principi”, le ha raccontante trasformando un’esperienza vera in un romanzo che, come tutte le opere nate dal vissuto reale, conserva molta verità e invita a riflettere.
Ė quanto hanno fatto i”piccoli principi” di Marigliano, in un percorso dove ha giocato molto l’empatia verso i coetanei di cui leggevano le storie, e da cui hanno appreso che la diversità non è un problema, ma un valore aggiunto, e che da un terreno apparentemente contaminato possono nascere fiori bellissimi, simbolo della volontà di cambiare le cose da dentro, partendo dall’impegno quotidiano e personale di ciascuno.
All’arrivo della scrittrice i bambini, con la sensibilità tipica della loro età, hanno immediatamente percepito di trovarsi di fronte non ad una sussiegosa autrice venuta a presentare un libro, ma di potere interloquire con una giovane donna, che rivolgeva loro un’attenzione quasi maternaper trasmettere valori universali.
La scrittrice, come dimostrano le foto, ha apprezzato l’accoglienza musicale sulle note di “Siamo ragazzi di oggi” di M. Bosé e di “Musica e speranza” di G. Finizio e i Ragazzi di Scampia, con cui i ragazzi hanno espresso la loro fisicità, per passare poi alla riflessione, alla risonanza di lettura, alla presentazione di bellissimi disegni (anche un album con il ritratto di Cristina) e, in omaggio alla Sanità, con il canto della lirica di un altro principe, l’immortale Totò, “A livella”.
Cristina Zagaria, infatti, nel trasformare le emozioni e i sogni dei ragazzi della Sanità in una grande storia corale, cui fanno da sfondo, da un lato, la statua e la storia di Genny Cesarano, il “Piccolo Principe” ucciso durante una stesa di camorra, e dall’altro il viaggio di Uhuru, un ragazzo africano che, affascinato dal calore della “Sanità”, decide di terminare il suo viaggio proprio in questo quartiere di Napoli, è riuscita ad affrontare temi difficili quali la camorra, il bullismo, ma anche positivi come l’amicizia, la solidarietà, instillando nei lettori il desiderio di condividere la speranza, anche quando essa nasce dal dolore.
Una lezione di legalità e di inclusione sociale, svolta con la grazia della scrittura di Cristina, la quale, sia che scriva un articolo di giornalismo coraggioso (è giornalista di Repubblica) sia che racconti storie di ordinaria napoletanità, riesce ad affascinare e a condurre il lettore a immaginare i luoghi, reali, descritti (le catacombe, il cimitero delle Fontanelle, i palazzi nobiliari, le chiese o la pizzeria «Concettina ai Tre Santi» e la pasticceria «Poppella», simboli della gastronomia partenopea).
Felicissimi dell’incontro i bambini, che l’hanno lasciata andare a malincuore, insieme ai palloncini rossi simbolo dei sogni che devono volare in alto; entusiaste le insegnanti, che hanno seguito i loro alunni nel percorso, la Dirigente Scolastica Dott.ssa De Luca, innamoratasi del progetto presentatole dalla Prof.ssa Maddalena Venuso, e la docente Giovanna Giaquinto, responsabile della Continuità, che non poco si è spesa perché il percorso desse i suoi frutti, sintetizzati dal dono di un fiore di loto in ceramica, simbolo della cura che sempre i sogni richiedono per avverarsi.
Una mattinata da ricordare, semi di legalità e amicizia piantati: ne attendiamo, nella primavera della nostra città, i fiori più belli.
Maddalena Venuso.
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