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Manifestazioni Sanità Maria Capasso 28 ottobre 2017 23:39 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Convegno a Marigliano. Basta inquinamento: giovani dissentite. --- FOTO ---
MARIGLIANO - “Giovani per tutelare la nostra terra dovete diventare delle sentinelle ambientali e denunciare qualsiasi comportamento sconsiderato ai danni dell’ambiente”. E’ questo il messaggio lanciato agli studenti delle scuole di Marigliano nell’ambito del convegno “La Campania: una terra da tutelare”, promosso dal centro di cultura “Salvatore Quasimodo” la cui presidente è la professoressa Anna Monda, succeduta alla compianta Viola Esposito.
La salute pubblica è in pericolo: troppo smog, troppa diossina, troppi rifiuti e inquinamento elettromagnetico che nel tempo alterano la salute, compromettendo anche quella dei nascituri. “Mamme esposte all’inquinamento hanno maggiore probabilità di trasmettere ai propri figli un corredo genetico alterato e non esistono valori soglia di legge che possono garantire che il rischio non sussista”: il dottore Gaetano Rivezzi, presidente di “Medici per l’Ambiente”, su questo punto è chiaro e non usa mezzi termini.
Il suo non è allarmismo, ma semplicemente una realtà frutto di ricerca scientifica. Suo e di altri medici sensibili verso la questione ambientale è anche lo studio sul latte materno prelevato da donne che vivevano in aree a rischio. Addirittura una di quelle donne che all’epoca del campionamento era in attesa di un bimbo fu costretta all’aborto: il feto era gravemente malformato. Tutto il programming fetale rischia di essere condizionato a causa dell’esposizione alle sostanze chimiche. Il dottore Rivezzi suggerisce anche di proteggere le donne incinte e di trasferirle in zone protette fino a che i loro bimbi non raggiungono i 12 mesi di età.
Nel primo anno di vita avviene la maggior parte dello sviluppo del sistema nervoso centrale e anche il metabolismo è immaturo. Malattie neurologiche, respiratorie e cardiovascolari che sono in forte crescita dipendono in buona parte dall’inquinamento. Questo spiegherebbe anche l’aumento dei casi di autismo. Il ricercatore del CNR, l’ingegnere Felice Esposito Corcione, insiste sull’importanza di passare a forme di energia alternative pulite e di tenersi quanto più al riparo possibile dalle onde elettromagnetiche.
“I rifiuti smaltiti illecitamente entrano direttamente nel terreno –afferma l’ingegnere Corcione- compromettendo tutta la catena alimentare e la stessa acqua che è fonte di vita”.
Produciamo troppi rifiuti, almeno un chilo pro capite ogni giorno e la plastica data alle fiamme produce diossina che una volta entrata nell’organismo lo mette in pericolo. Adesso però è giunta l’ora di cambiare rotta: lo chiedono a gran voce gli studenti, quelli della media Dante Alighieri e dell’istituto comprensivo don “Milani – Aliperti” che sottopongono al filo di fuoco delle domande i relatori chiedendo una politica di protezione del territorio.
Il Liceo Cristoforo Colombo con la dirigente Maria Grazia Manzo insiste sul concetto di prevenzione e sulla salvaguardia del territorio. In aula anche gli studenti del Itcg Manlio Rossi Doria e dell’istituto professionale Galileo Ferraris. Tutti insieme si ripromettono di scendere in piazza per non far calare l’attenzione sulla problematica e salvaguardare le bellezze della Campania. A stimolare il loro impegno è Giuseppe Ottaiano, ideatore del portale “Terre di Campania “ e che si sta occupando di censire il patrimonio artistico e archeologico della nostra regione con particolare riferimento ai siti considerati di minore importanza e che pure celano una storia straordinaria.
“La Campania – fa notare Ottaiano- è l’unica terra identificata con un simbolo donatoci dalla natura: il Vesuvio, il monumento naturale della nostra Regione. E che dire dei prodotti agricoli e caseari e dei vini. Già Plinio il vecchio esaltava nei sui scritti la frutta che ha proprietà organolettiche uniche. La Campania è una terra sospesa tra cielo e mare, ricca di eccellenze alimentari. Abbiamo luoghi di una bellezza naturale straordinaria, invidiati da tutta l’Europa. La cascata di Acquabianca, un cipresseto straordinario, la diga dell’Alento. Ad Aversa ci sono cento chiese. Tuteliamo i nostri siti archeologici e artistici perché dalla tutela nasce anche il lavoro”. Dalla platea interviene l’ingegnere, Sebastiano Pesce, che con rammarico sottolinea l’assenza dei referenti politici che si dovrebbero fare garanti delle istanze emerse nel corso del convegno.
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