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Calcio Giuseppe Lombardi 11 luglio 2018 13:35 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Mertens giocherà tra le linee, Hamsik regista. Manca soltanto un terzino destro
Carlo Ancelotti, tecnico del Napoli, si è presentato per la prima volta alla stampa:"Il Napoli ha creduto nelle mie capacità, io volevo tornare in Italia trovando una società con un progetto molto interessante, partito dodici anni fa e che ha voglia di crescere. È una squadra che ha mostrato una filosofia di gioco molto vicina alle mie idee, accetto questa sfida ed il mio obiettivo è quello di rendere il Napoli competitivo in tutte le competizioni, il più a lungo possibile. Se a marzo/aprile siamo in lotta su tutti i fronti già sarà un traguardo importante. Ronaldo? È tra i migliori al mondo, il calcio italiano trae tanto vantaggio dal suo arrivo. Magari tra dieci anni si dirà che nel 2018 sono arrivati sia Ronaldo che Ancelotti.
Sarà una motivazione in più per confrontarci con la Juve. Lo stile di gioco del Napoli mi è piaciuto molto, ho ammirato il lavoro di Sarri, non sono qui per cancellare tutto. Mi piace questo collettivo che imposta il gioco ed è corto quando difende, la stampa parla molto di top player ma la cosa più importante è stata quella di confermare il gruppo. Su una rosa che era già ben costruita abbiamo cercato di aggiungere calciatori giovani e bravi e pensiamo di aver trovato i profili giusti per migliorare l'organico. Con l'entusiasmo dei ragazzi si può essere competitivi.
Hamsik? È un giocatore sul quale andremo a lavorare per metterlo nella posizione di Jorginho: ha una qualità ed una tecnica incredibile. Questo ruolo, a mio avviso, gli può dare dei vantaggi; ricordiamo inoltre che abbiamo anche Diawara che ha già dato solidità al reparto in qualità di regista. Mertens può giocare tra le linee. La Juventus non è il potere, ma una squadra molto forte e sarà un avversario difficilissimo, ma ci sono anche altri. Noi dobbiamo fare la nostra strada che ci deve portare il più avanti possibile. Non siamo qui per pettinare le bambole, siamo qui per vincere!
La città è stimolante ed appassionante per tutti. Napoli è un panorama magnifico, ben volentieri vado a vivere lí. La qualità che mi piace di più in un atleta è l'altruismo, abbiamo un giusto mix di esperienza e giovani entusiasti. Mertens ha dimostrato di essere completo, può giocare come prima punta, dietro o tra le linee, non lo vedo come ala. Meret ha già fatto bene, tecnicamente è molto forte, Karnezis lo aiuterà. Inglese ha dimostrato il suo valore nel Chievo, ha grandi potenzialità. Fabian Ruiz è un centrocampista completo, non ha le caratteristiche per giocare davanti alla difesa. Penso che possa giocare anche al centro-sinistra. Verdi può essere schierato nella tre/quarti, Callejon è formidabile all'esterno, un po' meno dentro le linee. In generale diciamo che ho la possibilità di variare molto. Modulo? Cos'è il modulo? Si può giocare in un modo quando abbiamo la palla e in un altro in fase di non possesso. Uno degli obiettivi è quello di passare il girone di Champions, dato che siamo in seconda fascia: ripeto, vogliamo essere competitivi. Questa squadra secondo me già è cresciuta, negli ultimi anni in Italia è stata al top. Sono convinto di poter aiutare il Napoli con la mia esperienza e le mie conoscenze. I campionati si possono vincere anche con 85 punti, gli uomini di Sarri hanno fatto ciò che vogliamo fare anche noi: essere in lotta fino alla fine. Io ho parlato tantissimo con Cristiano Giuntoli e con il presidente, il resto no... Io non ho mai imposto giocatori a nessuno, e mai lo farò, ogni squadra ha le sue possibilità.
Siamo alla ricerca di un laterale destro e poi bisogna valutare le condizioni di Ghoulam, sul quale abbiamo abbastanza certezze. Contiamo di averlo per l'inizio del campionato. C'è anche Luperto che ha fatto benissimo l'anno scorso e lo stiamo valutando.
Il Var è stato un'ottima innovazione, come tutte le cose nuove posso dire che va migliorata l'applicazione. In generale evita molte polemiche.
Attaccanti? È vero che Milik ha avuto un infortunio, ma è stata anche una garanzia. Deve ritrovare continuità: con Milik, Inglese e Mertens il reparto offensivo è completo. Voglio rendere felici i napoletani, l'ambiente stimola e ci può aiutare. Io ho parlato anche con la Nazionale, ma il mio desiderio era quello di continuare ad allenare una squadra di club. Portiere ideale? È quello che para! Non penso sia difficile rendere felice De Laurentiis, per il momento lui ha reso felice me. È fondamentale il rapporto con la società perché poi diventa più facile il feeling con il resto del gruppo. Siamo qui per fare il meglio possibile, sarà un'esperienza bellissima!
Il Mondiale mi sta piacendo molto, la qualità del gioco è stata interessante, è una competizione sorprendente, ma probabilmente il calcio cambia. Non è il singolo a fare la differenza, ma un gruppo di giocatori bravi, ben collaudato."
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