23/04/2024
(121 utenti online)
Letteratura Ercole Capuozzo 18 giugno 2007 00:33 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
In una società complessa e tecnotronica come la nostra, le forme di strumentalizzazione sono tante. E , quindi, anche di attentati alla nostra libertà. Questa, quanto l'essere umano è condizionato da fattori genetici, ambientali e culturali, che incidono molto sul suo modo di essere.
Ne può significare irrazionalità e irresponsabilità, perché altrimenti non si potrebbe parlare di "homo sapiens-sapiens", sottospecie alla quale noi apparteniamo, le cui caratteristiche peculiari sono il linguaggio articolato e l'intelligenza. Quest'ultima, in generale, è la capacità non solo di adattarsi a nuove situazioni, ma, anche, tra l'altro, di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.
Perciò, nel tipo di Società di cui facciamo parte, come molti studiosi hanno messo in evidenza, è particolarmente importante lo sviluppo del linguaggio e dell'intelligenza. E la scuola dovrebbe essere ben cosciente di ciò, pur non trascurandole altre attività, che hanno una loro precisa ragione di essere, sia perché altrettanto importante è la cura dei sentimenti, sia perché è da tenere presente "la pluralità delle intelligenze", concetto affermato, nell'ambito della psicologia cognitiva da Gardner.
Sottolineando che il linguaggio è in stretta connessione con il pensiero e che esso, in tutte le sue forme, è fondamentale per l'intera formazione umana occorrerebbe ricordare sempre, come a più riprese indicato da Fromm, che è il pensiero critico "l'unica arma di difesa che ha l'uomo contro le difficoltà della vita".
Chi non sa pensare criticamente è destinato a essere un oggetto, uno strumento nelle mani degli altri, ad esprimere per lo più pensieri non suoi, a pensare in funzione di uno scopo concreto. Ma di pensare in termini strumentali sono capaci pure gli animali. È, invece, soltanto dell'uomo riflettere sulle proprie idee e su quelle degli altri.
Senza pensiero critico, poi, non ci può essere un vero confronto.
|
E il confronto è fondamentale per la crescita umana. Da esso, infatti, trae consistenza la formazione del Sé, scaturisce la possibilità di nuove idee, di vedere le cose da diversi punti di vista, la correzione di eventuali errori di valutazione, la piena realizzazione del concetto di tolleranza, che non è soltanto permettere agli altri di manifestare il proprio pensiero, ma anche di essere disposto a correggere le proprie posizioni.
E' il confronto con gli altri, insomma, che dà un forte impulso allo sviluppo mentale e alla realizzazione del "Conosci te Stesso", principio che, affermato per primo da Talete e scolpito sulla facciata del tempio di Apollo a Delfi da Chilone di Sparta, uno dei sette Saggi, fu fatto proprio da Socrate, che ne fece il fulcro del suo pensiero.
Sembra, però, che la formazione del pensiero critico venga sottovalutato un po' da tutti. E si continua ad incentivare nei giovani l'effimero, il troppo facile, la superficialità, trascurando il loro elevato potenziale intellettivo, salvo poi richiederne il pieno sviluppo quando essi concorrono ad un posto di lavoro.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti