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Letteratura Ercole Capuozzo 27 marzo 2005 21:24 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
'I libri governano il mondo', afferma Voltaire. E Nietzsche: 'libri o liberi'. Chi ha ragione?
Tutti e due, credo. Ciò, se intendiamo la frase di Voltaire come l’importanza della cultura nella vita dell’uomo, e il detto di Nietzsche come la necessità di evitare l'imparaticcio e di non ripetere pedissequamente i pensieri altrui se vogliamo essere veramente liberi.
Oltre che in un mondo fisico, noi nasciamo in un mondo culturale. Fatto, cioè, di norme, credenze, valori, modelli di comportamento.
E la cultura ce la danno soprattutto i libri,che la selezionano, la mettono in evidenza, l’approfondiscono, l’accrescono, facendoci capire, fra l'altro, come l'uomo sia nello stesso tempo, fruitore e produttore di cultura. Ma se è fondamentale per la vita dell'uomo conoscere la cultura dell'ambiente in cui egli vive, nonché quella degli altri popoli, è anche indispensabile che ognuno di noi si faccia delle idee proprie sui vari aspetti di essa, che ragioni con la propria testa, in quanto i libri trattano i vari aspetti culturali secondo il punto di vista dell'autore.
E la stessa cosa vale per tutte le altre forme dì comunicazione, soprattutto per i giornali, che rispecchiano anche la linea politica dell'editore.
Allora, bisogna leggere con spirito critico, superare ogni schematismo, sforzarsi di comprendere le idee degli altri anche se poi le giudichiamo non condivisibili; sapersi mettere in discussione, essere flessibili aperti al nuovo, al dialogo, alla tolleranza; non far prevalere, nelle nostre scelte, i vari condizionamenti.
Questi nella loro diversa tipologia, sono sempre presenti nella nostra vita e vi giocano un ruolo molto attivo. A noi non farci dominare da essi. E possiamo riuscirci acquisendo apertura mentale e con il buon uso dell'intelligenza, che, pertanto, ognuno di noi, specialmente i giovani, ha il dovere di coltivare.
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