19/03/2024
(78 utenti online)
Arte Viviana Papilio 17 marzo 2021 22:25 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Il perdurare oltremodo della pandemia da Covid-19 segna un punto fermo ed incontrovertibile nel mondo delle arti e dell’intrattenimento: esso ha imposto uno stop netto a tutte le attività live collegate alla musica e allo spettacolo. Ciò che l’emergenza sanitaria non è riuscita a reprimere è la creatività degli artisti che, anzi, in taluni casi ha trovato nuova energia linfatica, sospingendo i più accorti ed analitici tra i cantautori a ragionamenti profondi e sistematici, raggiungendo nuovi esiti, più riflessivi e meno frettolosi.
Il cantautore Myky, non estraneo a manipolare la materia musicale su cui è solito ricamare giochi di parole e messaggi nascosti, ha operato con certosina cura sul sentimento di fatica e sconforto per l’intero anno lavorativo andato perduto riuscendo a pescare dalla terra inaridita un fiore cocciuto, sbocciato contro ogni logica e previsione.
Nella coperta di cielo, che diventa spesso l'unico anelito di speranza e contatto con l'esterno, quand'anche un cupo specchio per le nostre paure e restrizioni, ecco brillare - come cometa nel firmamento- Stars, brano fiorito da una nuova interessante, speculazione narrativa.
Il brano
Stars è soltanto l'anticipo dell’album Gemini: a due anni dal ritmico Mars, il cantautore ciccianese ci ripropone la sua magica simbologia dentro la quale perdersi ed evadere dall’ingombrante presente che ci circonda.
Stars è la punta di diamante dell’album: un brano prodotto da Domenico Kibran Messina dei K1 Studios e accompagnato da uno short film girato e prodotto dal filmaker Salvatore Maiorano e dalla sua troupe di specialisti con cui ha confezionato un lavoro che bypassa il concetto di videoclip tout court.
Stars è un inno ad accettarsi nelle proprie preziose, talvolta intangibili ma irrinunciabili, diversità. Le cicatrici che ognuno di noi porta con sé, dall'infanzia all'amore all'età adulta, non possono essere rinnegate, esse vanno impreziosite con l'oro: Myky si ispira all'antica pratica giapponese del Kintsugi, cioè del "riempire" le crepe del vasellame con oro fuso, creando effetti stupendi e opere di inestimabile valore.
Dal testo al videoclip, Stars si fa invito a rigettare le maschere di qualunque tipo per impadronirsi della libertà tanto agognata. Un concetto quantomai importante in questo periodo di costrizioni forzate e continui lockdown, dove gli animi si sentono senza dubbio "costretti", talvolta, in abiti che non gli appartengono, o che aderiscono oltremisura.
Il brano pop, dalla linea melodica chiara, decisa, facile ad insinuarsi nella mente con il suo motivetto ballerino ed orecchiabile, fa venir voglia di danzare e, fintantoché ballare non si può, voglia di correre…con nelle orecchie It’s me, nothing more, nothing less than perfect…
Seguiremo come sempre da vicino le avventure di Myky, aspettando il disco Gemini. Nel frattempo, lo short film di Stars è disponibile al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=xw8Wd59S7Co
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti