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Arte Viviana Papilio 19 dicembre 2018 11:00 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nell'ambito delle festività natalizie sarà presentata venerdì ore 11:00 nella sala consiliare del Comune di Marilgiano. LOCANDINA .
MARIGLIANO - Cosmo Scalfito dà il titolo all’ultima opera realizzata dell’artista Pasquale Simonetti. Principalmente scultore, è un poliedrico plasmatore della materia da cui deduce forme elementari o complesse. L’opera sarà esposta nel cortile della Casa Comunale di Marigliano dal 21 al 31 dicembre e sarà presentata al pubblico durante l’incontro inaugurale che si terrà venerdì 21 alle 11.00 nella Sala Consiliare, alla presenza del filosofo Luigi Simonetti, del sindaco di Marigliano Antonio Carpino e di una rappresentanza di studenti del Liceo Colombo.
L'esposizione dell'opera si inserisce nell'attività di promozione e sensibilizzazione all'arte che l'Assesorato alla Cultura, guidato dall'assessore Pino Napolitano, porta avanti con passione e coscienza da quattro anni.
Simonetti con la sua opera inedita, esposta per la prima volta a partire da venerdì, mette al centro dello spazio espositivo la terra e lo fa presentandola da diversi punti di vista: nella sua integrità , in forma di sfera, e parzialmente sfregiata, in forma di sezione. L’opera, a partire dal titolo, esprime il messaggio di denuncia dell’agire dell’uomo, spesso dimentico di essere egli stesso parte integrante del pianeta. Le impronte, scalpellate sulla superficie piana rappresentate come graffi che lacerano e deturpano e che fanno da contrappasso alle orme, sono il simbolo originario del passaggio umano.
L’artista si serve di materiali differenti per realizzare la composizione: legno, rame e acciaio, con un particolare in policarbonato; è alta due metri e presenta una sfera ampia un metro e sessanta. La centralità della terra è ribadita dal marchingegno che le consentirà di muoversi e di compiere una rotazione a 360 gradi; chiaro riferimento al moto terrestre, metterà lo spettatore nella condizione di non doversi muovere per osservarla nella sua interezza.
La presenza del fossile a forma di pesce simboleggia le origini e costituisce il punto di partenza della lettura dellÂ’installazione che, nel gorgo del suo moto, catapulta lÂ’osservatore nella visione contemporanea del cosmo. NellÂ’alternanza tra opposti, origine e decadenza, superficie piana e sfera, intaglio e levigatezza, lÂ’artista esibisce una cosmogonia rivelatrice da cui scaturiscono riflessioni e prese di coscienza che non cedono il passo allÂ’evasione.
Lo scultore Pasquale Simonetti è originario di Carbonara di Nola, frequenta l’Istituto d’Arte di Napoli dove si avvicina allo studio e alla lavorazione della materia indistintamente dal tipo e dalle varie possibili declinazioni figurative. Si trasferisce in Emilia dove prosegue l’attività di scultore e creatore ma, vinto dal richiamo della terra d’origine e dal bisogno di riprendere le ricerche espressive degli esordi, a distanza di un decennio ritorna a casa. E’ da anni artista impegnato nella realizzazione delle decorazioni di carri allegorici del celebre Carnevale palmese, ha realizzato opere premiate e riconosciute dalla critica. Sorprende per l'umiltà e la modestia di uomo semplice posto al servizio dell’Arte e in continua tensione tra impulso ed emozione, passato e futuro, levità e segregazione.
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