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Lettere al direttore Redazione 24 marzo 2018 18:40 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Questa settimana è stata caratterizzata dall'inchiesta della magistratura nolana sull'assenteismo al Comune di Marigliano. Appena si è diffusa la notizia, tutti a commentare l'accaduto con giudizi sui dipendenti comunali a dir poco sprezzanti.
Non c'è dubbio che se sarà confermato tutto quanto riportato dalla stampa, i dipendenti coinvolti risulteranno indifendibili e rischiano il licenziamento già ora prima ancora del processo penale. Bene ha fatto il Sindaco Carpino a precisare che non trattasi di alcun "blitz" al comune, ma la notifica agli interessati del provvedimento di chiusura indagine per fatti risalenti al 2014.
Tutto ciò offre l'opportunità di fare qualche considerazione "controcorrente"; quattro anni per chiudere un'indagine: troppi a riprova di un sistema investigativo che non funziona affatto, perché la giustizia o ha tempi ragionevoli o non sarà mai tale qualunque sia il verdetto finale.
La notizia ha avuto grande risalto sui media; la contemporanea presenza a Marigliano dei carabinieri e della troupe di "quinta colonna" non rappresenta un ottimo lavoro giornalistico, ma l'ennesima conferma di una patologia del sistema investigativo/giudiziario, prima la televisione e poi le aule dei tribunali.
L'inchiesta sull'assenteismo al Comune di Marigliano non è la sola, altri comuni sono stati coinvolti in analoghi provvedimenti penali ad opera della procura nolana in questi ultimi anni.
Dalla lettura delle cronache giudiziarie di questi fenomeni, sembrerebbe che gli "unici" problemi giudiziari nei comuni del nolano sono rappresentati dai cosiddetti "furbetti del cartellino" e tutto il resto funziona alla perfezione. Non c'è "notizia" di qualche indagine significativa in altri settori della pubblica amministrazione.
Nulla di significativo sui "delitti ambientali" in una terra devastata ed abbandonata, con un'alta percentuale di morti per malattie oncologiche. Nessun episodio di corruzione in appalti cosiddetti ad alto rischio. Nessuna inchiesta sui monopoli economici in particolari settori come quello dell'edilizia privata e del cemento, che resistono anche ai mutamenti politici amministrativi. Nulla su opere pubbliche i cui tempi di realizzazione sono a volte a dir poco infiniti e quando si concludono sarebbe stato meglio che non fossero mai iniziati.
Sembrerebbe un territorio perfetto, svizzero, con un solo problema "i furbetti del cartellino". Ben vengano inchieste tendenti a combattere o arginare il fenomeno dell'assenteismo, ma è auspicabile anche una diversa attenzione della magistratura inquirente in altri settori della pubblica amministrazione, utile non soltanto per reprime eventuali reati commessi, ma anche per concorrere a ricostruire un sistema di "FIDUCIA REALE" in coloro che sono chiamati a gestire la cosa pubblica.
Francesco Annunziata
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