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Salute Redazione 06 luglio 2012 19:53 Circa 6 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - Siamo in estate ed e' di nuovo emergenza caldo. Il Meteo infatti anche per questa estate 2012 sembra caratterizzato da continui anti cicloni africani che portano afa, temperature altissime e picchi di caldo eccesivi. Dopo Scipione e Caronte che sta per abbandonarci, sembra che arriverà Minosse un altro anticiclone che dall’Africa arriverà sulla nostra penisola portando temperature bollenti fino a 40 gradi.
Quando si registrano livelli di umidità elevata, e le alte temperature permangono durante le ore notturne e per un periodo superiore alle 48 ore si verifica il fenomeno noto con il nome di “ondata di calore” .
In condizioni particolari questo clima estivo può mettere in pericolo la salute, soprattutto per le persone a rischio come:
- Le persone anziane che hanno condizioni fisiche generalmente più compromesse e l’organismo può essere meno efficiente nel compensare lo stress da caldo e rispondere adeguatamente ai cambiamenti di temperatura; -Chi soffre di malattie cardiovascolari, di ipertensione, di patologie respiratorie croniche, di insufficienza renale cronica, di malattie neurologiche.
- Le persone non autosufficienti poiché dipendono dagli altri per regolare l’ambiente in cui si trovano e per l’assunzione di liquidi.
- Le persone che assumono regolarmente farmaci che possono compromettere la termoregolazione fisiologica o aumentare la produzione di calore.
- I neonati e i bambini piccoli che per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, possono essere esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e ad una disidratazione.
Il corpo di una persona sana e' in grado di contrastare gli effetti del caldo abbassando la temperatura della pelle attraverso la produzione di sudore. Con il caldo si possono perdere anche diversi litri di acqua al giorno ed è necessario recuperarli bevendo molti liquidi.
Nei soggetti a rischio la regolazione della temperatura cutanea attraverso la produzione di sudore può essere poco efficiente, oppure l’assunzione di acqua può essere inadeguata. Molte delle persone a rischio non avvertono o avvertono poco il senso di sete. Queste persone, anche quando sudano molto, non bevono abbastanza e, di conseguenza, il loro organismo si disidrata. In questa condizione può accadere che il corpo raggiunga una temperatura troppo elevata, o che perda troppa acqua per poter mantenere integre le funzioni vitali.
Esistono segni o sintomi che ci possono mettere in allarme:
La comparsa di crampi, arrossamenti cutanei o piccoli rigonfiamenti solidi della pelle, stanchezza eccessiva e la riduzione di alcune attività quotidiane (come spostarsi in casa, vestirsi, mangiare, andare regolarmente in bagno, lavarsi), si tratta dei primi sintomi, non ancora gravi, che ci danno un segnale di malessere della persona.
Decisamente piú grave e pericoloso per la persona e' quando si manifesta:
- confusione mentale, o il peggioramento di una confusione mentale già presente -mal di testa -convulsioni
- sensibile aumento della temperatura della pelle.
Questi segnali indicano uno stato di grave sofferenza e pertanto, laddove possibile, appena compaiono i primi sintomi, non ancora gravi, bisogna tempestivamente intervenire.
È importante ricordare che, spesso, le persone con demenza non manifestano chiaramente i sintomi di malessere perché non riescono a comunicarlo o perché lo esprimono in altro modo, per esempio con l’agitazione oppure, al contrario, con la sonnolenza.
In questo periodo, noi medici di famiglia assistiamo ad un aumento delle richieste di interventi per persone anziane per malesseri legati al caldo eccessivo, aumentano i ricoveri in ospedale e i decessi nella popolazione anziana.
Come in tutte le cose anche in questo caso e' importante la prevenzione che come sempre si basa su programmi di intervento che vertono sull'informazione, censimento e progetti di intervento per far si che a pagarne le conseguenze non siano sempre le persone socialmente piú deboli. Purtroppo bisogna constatare che le politiche sociali poco o per niente intervengo a mettere in atto un piano di intervento serio e programmato per tempo. Si potrebbe dopo aver censito le persone a rischio socialmente deboli, programmare soggiorni climatici in luoghi piú freschi si potrebbe inoltre fare convenzioni con le associazioni di volontariato per assistere a domicilio le persone individuate.
Intanto alcuni consigli per migliorare la conoscenza dei principali provvedimenti da adottare per proteggere la salute delle persone a rischio, e in particolar modo delle persone anziane. Istruire in modo particolare anche persone che assistono anziani non autosufficienti, ad esempio le badanti.
Bere molti liquidi,almeno due litri di acqua al giorno, e mangiare frutta fresca che contiene fino al 90% di acqua. Gli anziani devono bere anche se non se ne sentono il bisogno. Un'eccezione è rappresentata dalle persone che soffrono di epilessia o malattie del cuore, rene o fegato, o che hanno problemi di ritenzione idrica, che devono consultare il medico prima di aumentare l'ingestione di liquidi.
Evitare di bere bevande gassate o troppo fredde. Evitare, inoltre, bevande alcoliche e caffé che, aumentando la sudorazione e la sensazione di calore, contribuiscono ad aggravare la disidratazione.
Tranne che in caso di necessità, va limitata l’assunzione di acque oligominerali, così come l’assunzione non controllata di integratori di sali minerali senza consultare prima il proprio medico curante.
Fare un'alimentazione leggera e conservare correttamente gli alimenti Evitare i pasti abbondanti, preferendo quattro, cinque piccoli pasti durante la giornata, ricchi soprattutto di verdura e frutta fresca, evitando cibi pesanti e ipercalorici come fritti e carni grasse.
Conservare in maniera corretta alimenti deperibili come latticini, carni, dolci con creme, gelati, etc.. perche' le elevate temperature ambientali possono deteriorare i cibi e favorire la proliferazione di germi che possono determinare patologie gastroenteriche anche gravi.
Evitare di uscire nelle ore piú calde della giornata. Indossare indumenti leggeri di colore chiaro e possibilmente di fibre naturali come il cotone e il lino.
proteggere la pelle dalle scottature con creme solari con alto fattore protettivo.
Chi soffre di diabete deve esporsi al sole con molta cautela, per evitare il peggioramento della dermatite diabetica o ustioni serie a causa della minore sensibilità dei recettori al dolore.
Le persone ipertese e cardiopatiche devono evitare di alzarsi in modo brusco I pazienti ipertesi e cardiopatici infatti, soprattutto se anziani, sono particolarmente suscettibili agli effetti negativi del caldo e possono manifestare episodi di ipotensione arteriosa (diminuzione della pressione arteriosa) anche con perdita di coscienza(svenimenti) nel passare dalla posizione sdraiata alla posizione eretta.
Se bisogna alzarsi dal letto, soprattutto nelle ore notturne, è necessario non farlo mai bruscamente, ma fermarsi in posizioni intermedie (esempio: seduti al bordo del letto per alcuni minuti) prima di alzarsi in piedi.
Evitare continui passaggi dagli ambienti caldi a quelli più freschi, soprattutto se si soffre di una malattia respiratoria. E' buona regola coprirsi ogni volta che si deve passare da un ambiente caldo da uno più freddo e ventilato.
I ventilatori meccanici, accelerano soltanto il movimento dell’aria ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione ed aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi. Per tale ragione i ventilatori non devono essere indirizzati direttamente sul corpo.
Dott.ssa Concetta Mattiello
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