
Redazione
MARIGLIANO - Su sollecitazione delle Organizzazioni Sindacali Aziendali CGIL CISL e UIL dell'Ospedale S. Maria della Pietà di Nola si sono tenuti 2 incontri (il primo in data 20 giugno, il secondo il 1 luglio) con il Presidente del Tavolo dei Comuni, avv. Andrea Manzi.
Agli incontri hanno preso parte alcuni Sindaci dell'Area Nolana ed il Direttore Sanitario dell'Ospedale di Nola, dr A. De Stefano.
L'assenza dei Sindaci dei Comuni più rilevanti ha dimostrato la loro scarsa sensibilità e la colpevole indifferenza verso una tematica che, col passare del tempo, diventa sempre più grave ed acuta. Per usare una metafora verrebbe da dire: mentre i Sindaci "studiano" l'Ospedale muore!
Da molto tempo i lavoratori del S. Maria della Pietà denunciano (in alcuni casi anche con forme addirittura estreme come l'occupazione degli uffici della Direzione Sanitaria) il lento, progressivo, graduale processo di depauperamento della struttura ospedaliera di Nola.
Una struttura che serve un bacino di circa 500.000 abitanti e che fa parte di una rete ospedaliera ben più complessa come quella dell'ASL Napoli 3 Sud, frutto dell'accorpamento dell'ASL Napoli 4 e dell'ASL Napoli 5.
Gli organi di informazione hanno sempre riferito puntualmente sulle problematiche dell'Ospedale di Nola ed i cittadini hanno potuto seguire, grazie ad essii, la sua evoluzione.
Oggi, però, siamo giunti ad un punto di non ritorno, che potrebbe portare in pochi anni alla chiusura definitiva della struttura ospedaliera.
Nei giorni scorsi, infatti, è stata pubblicata la delibera 736 del Commissario Straordinario dell'Asl Napoli 3 Sud con la quale si approva il Piano Attuativo Aziendale. Il documento prevede una serie di interventi strutturali: tagli, modifiche, ristrutturazioni e riorganizzazioni, finalizzati al Piano di rientro del Settore Sanitario della Regione Campania. Un Piano che deve tener conto dei minori trasferimenti finanziari operati dal Governo Nazionale e dei criteri di riparto nazionale che penalizzano gravemente le Regioni Meridionali.
Ricordiamo che sono state già introdotte misure pesantissime come i ticket regionali sui farmaci, sui ricoveri ospedalieri, la riduzione degli organici, la chiusura di molte strutture e l'azzeramento di molti appalti con migliaia di lavoratori licenziati. Insomma il Servizio Sanitario Pubblico in Campania ed in particolare nel Nolano è diminuito in quantità e peggiorato in qualità, a tutto vantaggio di quello privato.
Inoltre le misure che il Governo sta per licenziare prevedono ulteriori tagli e conseguenti sacrifici per lavoratori, cittadini e pensionati.
Il Piano attuativo prevede una riduzione dei posti letto (rispetto al Piano originario di qualche anno fa) a 187 nell'Ospedale di Nola e ad 80 quelli dell'Ospedale di Pollena Trocchia. Si tratta, sulla carta, di un incremento rispetto a quelli attualmente disponibili, ma inferiori a quelli programmati.
Tali interventi dovrebbero realizzarsi grazie ad un investimento di circa 37 milioni di euro per i prossimi anni di cui non vi è alcuna certezza reale.
E' molto facile immaginare che, da subito, verranno ridotte le prestazioni sanitarie in essere (in particolare quelle d'urgenza) mentre sono assolutamentemolto poco credibili i tempi di attuazione degli interventi strutturali e molto aleatori i finanziamenti necessari per realizzarli.
Alla luce di queste considerazioni la Cgil della Zona Nolana sosterrà con forza e convinzione la lotta dei lavoratori dell'Ospedale di Nola, e, nell'apprezzare lo sforzo profuso dal Sindaco Manzi, condanna il colpevole atteggiamento di quei Sindaci dei Comuni del Nolano, fortemente sensibili alle telecamere ed agli organi di informazione, assai meno ai destini dell'Ospedale.
A Pollena Trocchia, a Ercolano e a Torre del Greco i cittadini e gli Amministratori Locali si sono ritrovati uniti nel difendere i loro presidi. A Nola i Sindaci disertano.
La Cgil della Zona Nolana promuoverà la più ampia informazione su quanto sta accadendo e, d'intesa con le Rappresentanze Sindacali Aziendali e Provinciali, farà di tutto affinchè l'Ospedale di Nola possa ricoprire, nel futuro, quel ruolo di primaria importanza che un territorio come quello nolano merita.
Cgil Zona Nolana
Il Responsabile
Salvatore Velardi
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