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Politica Redazione 09 ottobre 2019 23:10 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
BRUSCIANO - Comune senza assessori. Potrebbe essere la risposta al rimpasto della giunta chiesto nei mesi scorsi da sette consiglieri di maggioranza che non si riconoscevano nell'esecutivo. Vanno via Lucia Casalvieri, Tonia Marinelli, Carmine Guarino e l'assessore Cinque. Il sindaco Giuseppe Montanile respinge le accuse dell' opposizione e dice che non c’è crisi ma solo un cambio di equilibri che non intacca la robustezza della maggioranza.
“Le dimissioni degli assessori che fino ad oggi hanno collaborato con me all’amministrazione di questa città è il frutto di un mutamento negli equilibri politici che in questi mesi hanno caratterizzato la politica del nostro Paese. Si tratta del naturale prosieguo delle azioni amministrative che trovano un rinnovato equilibrio nella formulazione di una nuova compagine di Governo".
. Il primo cittadino precisa anche che " l' obiettivo resta sempre lo stesso: quello di scegliere uomini e donne del fare, nell’ottica del cambiamento e nel solco del lavoro fin qui svolto egregiamente dagli assessori dimissionari”.
Si mira ad un avvicendamento pere rinsaldare i rapporti. “L'avvicendamento con altre professionalità che metteranno a disposizione le loro competenze nella formazione della nuova Giunta mi spingono a ringraziare gli assessori dimissionari" .
Insomma si punta ad un nuovo esecutivo che possa appianare la crisi intestina. "Questo passaggio di testimone – sottolinea Montanile - mi spinge, allo stesso tempo, ad affrontare questo nuovo capitolo con lo stesso entusiasmo e passione del primo giorno d'inserimento per rilanciare un’azione amministrativa efficace e determinata. L'obiettivo resta unico e solo: lavorare per il bene di Brusciano e di tutti i cittadini che credono in questo progetto e che, ad oggi, ha già portato buoni frutti".
Montanile risponde a chi lo accusa di fallimento mostrando diversi dati. " Abbiamo raggiunto, in poco più di un mese dall’insediamento della nuova ditta che si occupa di smaltimento rifiuti, il 68% di raccolta differenziata; abbiamo siglato un protocollo d’intesa con la Prefettura e le forze dell’ordine che ha come unico faro la lotta alla corruzione; abbiamo programmato lavori pubblici per il prossimo triennio che cambieranno il volto di questa città. Qualcuno lo chiama fallimento? io lo chiamo buon governo”, conclude il sindaco. Si attende la nuova rosa di governo.
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