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Politica Nicola Riccio 31 gennaio 2018 12:15 Circa 7 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO – Vincenzo Esposito, consigliere comunale di Marigliano e componente del Distretto Sarnese Vesuviano e del Comitato Esecutivo dell’E.I.C., non ci sta e celermente replica. Dopo il comunicato intitolato : “ Marigliano, il consigliere Esposito tradisce il vincolo di mandato avuto dal Consiglio comunale sulla GORI” ( leggi qui) attraverso cui il Comitato per l’acqua bene comune di Marigliano Rete Civica Ato3 teorizzava come il Consigliere impedisse “la discussione sulle partite pregresse e gli aumenti tariffari 2012 - 2015, in difesa del gestore GORI, contro la rete dei sindaci che ne chiede l'annullamento”, è arrivata la risposta dell’amministratore che riportiamo integralmente :
“ TUTTO È CONSENTITO MA LA DIFFAMAZIONE NO, ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, ma il rispetto della dignità umana ed istituzionale delle persone è sacra e la mia la difendo e la difenderò a qualsiasi costo.
Scrivere un articolo dal titolo “sensazionale” è senza dubbio il modo più efficace per avere un momento di gloria, ma è anche quello più becero per attaccare le persone coinvolte, ponendole alla mercé di chi, non avendo conoscenza dei fatti o solo per il gusto di offendere, usa il mezzo mediatico per diffamare e calpestare la dignità altrui.
A chi, nascosto dietro una tastiera, reclama la mia foto per conoscermi, a quello che vuole cacciarmi a calci in culo, a chi offende gratuitamente, a chi ritiene vergognoso il mio comportamento, a coloro che chiedono le mie dimissioni, a chi di diversa fede politica, pur conoscendomi, mi accusa di mancanza di “rispetto della volontà del Consiglio”, a chi reclama l’intervento del Sindaco per epurarmi, rispondo semplicemente che alla mia integrità morale ed istituzionale non ho mai rinunciato né derogato. Gli impegni assunti li ho sempre rispettati, non mi sono mai tirato indietro, anche quando mi sono adeguato alle decisioni assunte a maggioranza, figuratevi se vengo meno ad un impegno assunto all’unanimità, cioè anche con il mio voto favorevole, dal Consiglio Comunale che mi onoro di rappresentare nel Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano.
E adesso veniamo ai fatti.
L’assemblea del Consiglio di Distretto Sarnese-Vesuviano dello scorso 24 gennaio, si è tenuta anche grazie alla richiesta di convocazione fatta da nove componenti del Consiglio di Distretto, eletti in rappresentanza della lista dei Comuni per l'acqua pubblica, i quali nella nota testualmente CHIEDEVANO:
1. La convocazione urgente del Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano;
2. Di mettere al primo punto all’ O.d.G.: "Funzionamento dell'Ente Idrico Campano e rappresentanza dei Comuni nei processi decisionali. Discussione e deliberazione".
3. Che la riunione si svolga in una sala comunale di uno dei Comuni del Distretto e che sia agevolata la partecipazione dei cittadini interessati;
Nella convocazione dell’assemblea, formalizzata in data 10.01.2018, dal coordinatore del Distretto, dott. Felice Rainone, veniva fissato il seguente ordine del giorno:
1- Deliberazione del Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano n. 6 del 22/11/2017 ad oggetto. “Crisi idrica – Indirizzi”- esame e definizione delle conseguenti attività.
2- "Funzionamento dell'Ente Idrico Campano e rappresentanza dei Comuni nei processi decisionali. Discussione e deliberazione" a firma dei Consiglieri di Distretto De Simone, Pelliccia, Manlio, Califano, Falcone, Ferrentino, Serpico, Gioa e Fiengo.
3- Varie ed eventuali.
I lavori dell’assemblea sono iniziati con la discussione del primo punto all’ordine del giorno sul quale la maggior parte dei presenti, compreso il sottoscritto, hanno portato il proprio contributo con interventi fattivi e condivisi. Terminata la discussione del primo punto si è passati al secondo e guarda caso, proprio il primo firmatario della richiesta di convocazione, il Consigliere De Simone, a cui era stata data la parola per illustrare il punto in discussione, anziché procedere in tal senso, ha annunciato di presentare due Mozioni che ha provveduto a leggere.
La prima chiedeva di impegnare il Coordinatore del Distretto e il Presidente del Comitato Esecutivo dell’Ente Idrico Campano a:
1- procedere all’avvio del procedimento volto alla approvazione delle determinazioni definitive relative alle tariffe del periodo regolatorio 2012 – 2015 nei termini di cui in premessa;
2- Procedere tempestivamente agli adempimenti richiesti nell’ordinanza del Consiglio di stato in oggetto avviando il procedimento volto alla rideterminazione delle c.d. Partite Pregresse.
La seconda chiedeva di impegnare:
1- Il soggetto gestore GORI s.p.a. ad interrompere ad horas la riscossione coattiva dei crediti ex R.D. 639/1910:
2- Il Coordinatore del Distretto Sarnese Vesuviano a calendarizzare l’audizione del soggetto gestore sulla riscossione del credito ed avviare una consultazione sul tema coinvolgendo le amministrazioni comunali e gli opportuni soggetti portatori di interesse.
Tutto legittimo e condivisibile tant’è che le Mozioni sono state presentate al Coordinatore che nell’accoglierle annunciava l’impegno a porle all’ordine del giorno del successivo Consiglio.
Gli addetti ai lavori, compreso i firmatari delle mozioni quasi tutti Sindaci, sanno che le stesse una volta presentate diventano ordine del giorno del successivo Consiglio, in quanto tutti i membri del Consiglio, in special modo gli assenti, devono essere messi nella condizione di massima conoscenza di ciò che si va a deliberare e in quella sede gli assenti erano quasi la metà.
Ma qualcuno, vista la platea presente, aveva necessità di un momento di gloria e ha chiesto, con uno scroscio di applausi della platea, che le stesse fossero poste immediatamente a votazione.
A tale imposizione, il sottoscritto ha fatto rilevare che il punto in discussione era un altro e precisamente "Funzionamento dell'Ente Idrico Campano e rappresentanza dei Comuni nei processi decisionali. Discussione e deliberazione", argomento più che urgente in quanto, come anche denunciato dagli stessi firmatari della richiesta di convocazione, spesso i Comuni e i loro rappresentanti sono tenuti ai margini del processo decisionale relativo al Servizio Idrico Integrato e il Comitato Esecutivo dell’EIC si trova a deliberare o peggio a ratificare decisioni prese in altri contesti e che quasi sempre i componenti del Comitato Esecutivo rappresentanti del Consiglio di Distretto Sarnese Vesuviano si trovavano nella condizione di portare al tavolo del Comitato posizioni proprie e non preventivamente condivise nell’ambito del Consiglio di Distretto. Per tale motivo chiedevo di completare la discussione sul punto all’ordine del giorno e di deliberare in merito.
Ma come dicevo prima qualcuno ha preferito la gloria temporanea e ha ribadito la proposta di votazione delle mozioni.
A questo punto, prima con garbo e cortesia, facevo notare che il Consiglio vista la presenza della metà dei membri, si stava tenendo anche grazie a chi come me era seduto al tavolo con spirito collaborativo senza alcuna pretesa di imporre le proprie posizioni, e poi, dopo l’insistenza del Consigliere Fiengo a voler porre a votazione le mozioni e l’attacco becero di un rappresentante dei Comitati, presente in aula, che mi apostrofava “ Tu stai tradendo il mandato avuto dal tuo Consiglio Comunale”, in modo meno cortese mi alzavo e facevo presente al Consigliere Fiengo che se avessi abbandonato l’aula, sarebbe mancato il numero legale e non avrebbe avuto nemmeno l’opportunità di continuare la discussione. Dopo di ché altri hanno condiviso la mia posizione e l’assemblea ha deliberato di convocare un prossimo Consiglio di Distretto a 15-20 giorni con all’ordine del giorno le Mozioni presentate.
In quella occasione i miei attuali denigratori avranno modo di constatare che la coerenza, la dignità istituzionale e la onestà intellettuale sono virtù che mi appartengono, forse più di tanti altri.
Questi sono i fatti, altro è la campagna denigratoria messa in atto da chi, non avendo altro modo di imporre le proprie ragioni, ha costante necessità di trovare un capro espiatorio per nascondere le proprie debolezze.
Un’ultima precisazione mi è d’obbligo, l’estensore dell’articolo mi accusa di “difendere le posizioni della GORI ”, ciò dimostra quanto poco sia informato sulla mia persona, io non ho da difendere nessun’altro che i Cittadini Utenti che rappresento e di ciò ne è prova il mio giornaliero impegno per contrastare le quotidiane mancanze e soprusi che la GORI opera sul territorio della mia Città.
Se tutto ciò è tradire il mandato ricevuto dal mio Consiglio Comunale, allora ho tradito e sono pronto a rimettere la delega che il Sindaco mi ha concesso e a chiedere scusa ai miei Concittadini.”
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