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Politica Redazione 24 gennaio 2018 15:22 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Dopo anni di empasse, il Sindaco De Magistris e l’Area Metropolitana di Napoli hanno adottato il Piano Territoriale di Coordinamento. Uno strumento strutturale cui dovranno allinearsi i P.u.c.. Un piano che nasce già vecchio. C’è tempo fino al prossimo 18 febbraio per le Osservazioni. All’uopo, vi segnalo un modulo già predisposto.
La notizia era nell’aria: il Piano territoriale di Coordinamento è stato adottato. Inizia a prendere di efficacia lo strumento urbanistico (una volta si chiamava P.T.C.P., con la “P di “provinciale” in più) alle cui prescrizioni si dovranno allineare i Piani Urbanistici dei 92 Comuni afferenti a Napoli. A mio avviso sono già scattate le relative Norme di Salvaguardia per i P.U.C. in corso di elaborazione. Un leggero lifting, un piano che poco cambia rispetto alla stesura del 2013 e che si “appoggia” ad una cartografia a tratti obsoleta. Basti pensare che, con l’arcaica delibera di Giunta Provinciale 392 del maggio 2009 (!!!), la allora Provincia di Napoli aveva già controdedotto alle osservazioni pervenute. La sostanza non è cambiata di molto.
Scorrendo le Norme di Attuazione si legge della previsione del “Polo produttivo, logistico e commerciale di Marigliano” all’art. 55; mentre all’art. 56 si torna a prevedere il “Polo Pediatrico di Acerra”, le aree per il “Nuovo Ospedale di Pomigliano” o il “Nuovo Centro di Servizi Rari del Nolano”; si prevede il Parco Tecnologico di Afragola, il Polo Produttivo di Arzano/Frattamaggiore… C’è da augurarsi che, stavolta, abbiano sapientemente spalmato sull’intero territorio e non già solo su quello nolano, il contingente di edilizia economica che obbligatoriamente bisogna prevedere per l’anello dei Comuni della Zona Rossa che, come sappiamo, è inedificabile. Da vecchi conteggi, ricordo che risultavano da “piazzare” circa 50.000 alloggi di edilizia economica e popolare. Un po’ come una dozzina di insediamenti grandi pressappoco come la nostra Pontecitra. Al riguardo, faccio un accorato appello a Chi ci rappresenta e ci amministra di fare una accurata e scientifica opera di verifica. Sarebbe una politica ed un business per pochi, ma devastante per i nostri figli; sarebbe, senza mezzi termini, la tomba per quello che è già tristemente noto come il “Triangolo della morte”. Dal sito Istituzionale dell’Area Metropolitana di Napoli si legge testualmente:
“La Proposta di Piano Territoriale di Coordinamento (PTC) è stata adottata, ai sensi dell'art. 20 della LR n. 16/2004, con le Deliberazioni del Sindaco Metropolitano n. 25 del 29 gennaio 2016 e n. 75 del 29 aprile 2016; quest'ultima, in particolare, ha fornito importanti disposizioni integrative e correttive alla precedente Deliberazione.
Con gli stessi provvedimenti sono stati adottati, altresì, il Rapporto Ambientale (contenente, tra l'altro, lo Studio di Incidenza), e la relativa Sintesi non Tecnica.
Tutti gli atti ed elaborati costituenti la Proposta di PTC sono depositati in forma digitale per 60 giorni presso la Segreteria Generale(piazza G. Matteotti….Le osservazioni possono essere depositate in duplice copia presso l'Ufficio protocollo della Città Metropolitana, sito in piazza G. Matteotti, 1 - 80133 Napoli, oppure inviate a mezzo posta raccomandata allo stesso indirizzo, o ancora tramite PEC (cittametropolitana@pec.it); nel caso di trasmissione per posta raccomandata, sul plico dovrà essere riportata in posizione visibile la seguente dicitura: "OSSERVAZIONI AL PTC". In ogni caso si raccomanda di allegare la "Scheda di sintesi" scaricabile dai siti web delle due Autorità, opportunamente compilata".
Per completezza vi allego la tavola di piano del nostro territorio e le norme di attuazione.
Nino Serpico architetto - archiserpico@libero.it
PTC - Scheda di sintesi delle osservazioni
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