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Politica Giuseppe Buonfiglio 13 marzo 2017 20:42 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Ci attende una grande sfida. Con queste parole il presidente Tropeano ha commentato la sua nomina alla presidenza dellAto; il ruolo di Irpiniambiente e lindividuazione dei comuni dove insediare gli impianti sono i problemi sul tappeto dellATO di Avellino. La parola al neo consigliere Michele Buonfiglio.
In seguito all’accelerazione impressa dalla Giusta regionale, nei giorni scorsi si è giunti, dopo due anni di attesa, alla definizione dei nuovi assetti del Consiglio d’Ambito; come era nelle previsioni, l’esponente Pd e sindaco di Montefredane Valentino Tropeano con undici voti a favore e una scheda bianca, è stato eletto al vertice dell’Ato Rifiuti di Avellino; insieme a Valentino Tropeano, fanno parte del nuovo Ente d’Ambito della Campania: Giuseppe Giacobbe, Stefano Farina, Ermando Zoina e Stefania di Cicilia, per il Pd, Costantino Giordano, Marco Santo Alaia e Nunziante Picariello, per l’Udc, Fabio della Marra e Giovanni D’Ercole, per Forza Italia e Primavera Irpinia, e Luigi Lanzetta e Michele Buonfiglio, vice sindaco di Taurano, per Scelta Civica.
La scelta dei 12 membri del nuovo Consiglio dell’ATO di Avellino e nomina del Presidente è il risultato dell’intesa trasversale tra i partiti più rappresentativi d’Irpinia.
Sul ruolo dell’Ato e sugli obbiettivi da raggiungere, la parola al neo consigliere dell’ATO Rifiuti di Avellino, Michele Buonfiglio.
“È questo un momento storico per la regione Campania, che con questa legge su un tema cosi importante e delicato come quello dei rifiuti, ha individuato i Comuni, i sindaci, i territori come i veri protagonisti.
Credo che l’ ATO, organismo di governo territoriale, sia chiamato ad una sfida importante, capace di decidere le sorti dell'intera provincia per i prossimi 20 anni in una materia così delicata come quella dei rifiuti; il tutto dovrà essere affrontato con un grande senso di responsabilità e maturità e col pieno coinvolgimento dei Sindaci dell’intera provincia.
Tanti gli obbiettivi da raggiungere in materia di rifiuti, in primis, l’efficientamento dell'intera filiera dei rifiuti attraverso nuove strategie organizzative; efficientamento insomma capace di ridurre i costi complessivi di lavorazione e di trasformare i rifiuti in una risorsa economica e garantire così alle nostre comunità irpine una migliore vivibilità.
Per questo motivo è necessario individuare i Sub Ambiti Distrettuali " SAD", ed insieme a questi organismi organizzare l'intero ciclo dei rifiuti in Irpinia.
Qualche giorno fa’ leggevo su un quotidiano la preoccupazione su una futura gestione pubblica o privata dell'intero sistema rifiuti. .....Io non credo che dobbiamo fossilizzarci sul tipo di scelta (pubblica o privata) ma garantire alle nostre comunità quella più utile ..
Questa riflessione ovviamente va tenuta presente sia per la gestione funzionale cioè la raccolta e lo spazzamento, dove dovremo essere aperti a qualsiasi proposta che potrà arrivare dai territori e sia per la problematica relativa all'impiantistica....
Noi consiglieri dell’ATO dovremo, come forza politica, garantire la salvaguardia di tutta la forza lavoro interessata ad oggi sull'intero ciclo..da Irpinia ambiente alle partecipate e alle singole cooperative, che attualmente svolgono servizio presso i comuni ..tutti i dipendenti dal primo all'ultimo ..questo ovviamente facendo coincidere il tutto in un contesto di efficientamemento ed economicità ...
Saremo chiamati a determinare la tariffa. ..ma nella determinazione di essa non possiamo finalizzare il tutto in un calcolo puramente matematico e cioè costo totale diviso il numero degli abitanti per andare a determinare la tariffa, troppo semplice troppo scontato....ma è proprio su quel costo che noi dovremo incidere. ....attraverso una razionalizzazione della spesa e un’economicizzazione dei servizi, il carico fiscale su ogni singolo cittadino. ..
Problema numero due... problema impiantistica. ...non è possibile che i comuni in un anno si vedono raddoppiato il costo di sversamento del prodotto indifferenziato allo Stir. ..costo che va ad incidere quindi sul ruolo che a sua volta va a determinare la tariffa...
Primi spiragli positivi per quanto riguarda l’impiantistica giungono dalla Regione Campania: è di questi giorni l’avviso pubblico per la manifestazione d’interesse alla localizzazione di impianti di compostaggio di comunità per il trattamento della frazione organica dei rifiuti urbani; questa manifestazione è rivolta ai singoli comuni ma anche alle Unioni dei Comuni.
In merito a questa iniziativa, a mio parere, è opportuno optare a più micro impianti per il trattamento dei rifiuti organici su tutto il territorio provinciale, facendoli eventualmente corrispondere eventualmente con i sub ambiti territoriali “SAD”. Questa operazione ci permetterà di incidere sul costo relativo allo sversamento dell’umido, che è pari a circa il 30% sul ruolo di ogni comune, ruolo che a sua volta va a determinare la tariffa, che a sua volta, potrà determinare il carico fiscale.
Ce la faremo a raggiungere questi obiettivi? I problemi sono tanti ma da parte mia e degli altri consiglieri garantiamo massimo impegno e professionalità; la nostra speranza è di avere il sostegno pieno della Regione, della Provincia, dei comuni e soprattutto della popolazione; anche dalla stampa ci aspettiamo un supporto costruttivo e insieme potremmo farcela.”
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