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Cronaca Viviana Papilio 20 aprile 2021 16:41 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Un’iniziativa, giunta anche come proposta durante la campagna d'ascolto nata in occasione della scorsa campagna elettorale, fortemente voluta dall'amministrazione comunale prende ora forma: a Marigliano saranno attivati i progetti di utilità collettiva che vedranno impegnati i cinquanta cittadini percettori del reddito di cittadinanza.
Il comune, guidato dal sindaco Peppe Jossa, è tra i pochi della Campania ad avere definito il piano di impiego per i beneficiari del sostegno economico coinvolgendo loro in attività quotidiane volte a migliorare il decoro urbano, implementare la sicurezza e favorire la vivibilità alla comunità. I progetti puntano ad agevolare l’inclusione sociale dei percettori e allo stesso tempo si prefiggono di rendere efficaci i servizi offerti nel campo culturale, ambientale e sociale rispettivamente denominati “Curiamo la nostra città”, “Città sicura”, “Una mano in Comune”.
L’iniziativa ha trovato particolare impulso nell’impegno dell’assessore alle politiche sociali Felice Mautone e dei consiglieri comunali Peppe D’Agostino e Antonio Di Sauro.
“I nostri concittadini ci daranno una mano ad aprire il centro polifunzionale e la biblioteca, contribuiranno alla riuscita di eventi culturali, collaboreranno per tenere puliti spazi verdi. Ci daranno aiuto per far entrare i bambini in classe, gestiranno l’uscita degli alunni alla fine delle lezioni e favoriranno la didattica all’aperto. Daranno nuova energia e supporto amministrativo negli uffici pubblici e in municipio. Si tratta di un’occasione importante, utile alla comunità ed ai percettori del reddito di cittadinanza”, spiega il sindaco Jossa.
Già nei prossimi giorni, concluso l’iter burocratico con il ministero e l’ambito sociale N22, partiranno i colloqui per assegnare a ciascun percettore una mansione in base alle competenze, agli interessi e alle propensioni del singolo “ e per capire in che modo poter coinvolgere i destinatari del progetto nella difesa e valorizzazione del bene comune, affinché non vivano questo servizio come un mero obbligo, ma come opportunità di riscatto e di dignità”, conclude il primo cittadino.
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