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Cronaca Sanità Maria Capasso 16 aprile 2021 23:11 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - Un murales per rendere immortale l’amico Dennis Perobelli, morto suicida ad appena 19 anni. Gli amici non si rassegnano alla sua perdita e alle modalità con cui è avvenuta. Lo hanno ritratto con le bombolette spray sul muro dove era solito sedersi e trascorrere il tempo in preda ai suoi solitari pensieri, mostrando agli amici il volto della spensieratezza.
L’opera porta la firma di Mario Casti Farina. Una spensieratezza che però non gli apparteneva. Adesso Dennis è sul muro lungo il sentiero che conduce alla piazza I Ragazzi d’Oggi, intitolazione scelta all’epoca dagli alunni della media Giosuè Carducci, su stimolo del sindaco protempore, Giovanni Russo. Volevano attenzione i ragazzi e la rivendicavano a gran voce su una piazza realizzata sull’area dismessa dell’ex stazione Circumvesuviana. Una piazza morta nel giro di pochi anni e che era diventata ritrovo di delinquenti e tossici.
Anche Dennis voleva attenzione e lo ha fatto in maniera sbagliata. Messo alla porta ha vagato per le strade della città, ha dormito fuori confidando a qualche amico i suoi dispiaceri. Non viveva negli agi Dennis e non aveva un lavoro. Dopo aver terminato le scuole dell’obbligo aveva tentato di dare una svolta alla sua precarietà emigrando al nord dove aveva pure trovato un lavoro, ma poi il maledetto Covid 19 lo mise fuori. L’attività chiuse e Dennis fu costretto a ritornare in questa provincia che per i figli della povertà non ha mai niente.
Qui tutto è controllato e gestito e se non si ha un nome altisonante o le mani in pasto non si apre nessuna strada. Automaticamente si finisce in quella stragrande fetta invisibile della popolazione. Sono i giovani invisibili che pagano sulla loro pelle il dramma dell’inquietudine dell’età difficile. Fuori la scuola, lavoro non ce n’è. A portata di mano c’è l’illegalità che assolda manovalanza proprio nei contesti disagiati. Ma come si può sentire un giovane quando non ha un soldo in tasca e quando i sogni via via sfioriscono sotto il peso dei problemi?
Se il muretto dove ora campeggia l’immagine di Dennis potesse parlare, chissà quante cose ci direbbe. E’ depositario di tutti i suoi segreti e di quei rari momenti di felicità. Quel lembo di muro è poesia del dolore. Gli amici non si rassegnano alla sua tragica morte. Dennis si è appeso all’uscio di casa nel cuore della notte e si è lasciato morire. Non vedeva più la luce Dennis, nella sua mente c’era il buio e nessuno ha saputo penetrare nella sua notte portando un poco di luce e calore.
Se n’è andato così un ragazzo giovane e bello che a momenti vedi ancora piccolino giocare sulla piazzetta con il suo faccino discoletto che era tutto un programma. Adesso i ragazzi del muretto lo hanno rappresentato, così com’era, lungo il tratto dell’ex stazione della Circumvesuviana. Il tratto che percorrevano insieme alla ricerca di evasione. Sono scossi i ragazzi e attraverso questo gesto vogliono tenere sempre vicino il loro Dennis.
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