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Cronaca Sanità Maria Capasso 02 aprile 2021 00:32 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - Quando un ragazzo di vent' anni si toglie la vita, la società tutta deve interrogarsi. L' indifferenza e il silenzio sono complici. Peggio ancora il guardare e passare. Mariglianella piange un' altra giovane vittima del male del vivere e di sentieri senza via d' uscita.
Dennis Perobelli, aveva vent' anni ed era bello come il sole, avrebbe potuto avere tutta la vita davanti a sé. Non era depresso, era un giovane alle prese con i dissidi della vita. Ma questa società che non offre niente ai giovani e che non predispone una rete di servizi sociali efficiente gliel' ha negato. Dove sono finiti i maestri di strada ? Dove sono coloro che si occupano di giovani e che si prendono cura delle anime fragili? Dove sono coloro che si fermano in piazza a parlare con i giovani?
Dennis faceva il duro, ma dentro era di un' estrema fragilità. Oggi tutti i suoi amici che indossano la corazza da duri stanno piangendo lacrime immense di dolore. Ragazzi facciate che la sua morte non sia vana, abbiate cura della vostra vita, non consentite di spazzarvela via. Dennis scriveva che doveva fare pace con se stesso ed era proprio questo il problema. Ieri notte questa pace dei sensi l' ha proprio smarrita, non ce l' ha fatta. Siete più contenti ora ? Dennis l'ha fatta finita.
Si è suicidato sull' uscio di casa. La mamma che non sapeva più come fare fronte alla sua inquietudine ha trovato il suo corpo penzoloni fuori la porta. Alle tre non lo ha visto rincasare, ha aperto la porta per dare un' occhiata fuori e lo ha trovato, ma con una corda al collo, appeso alla pensilina che sovrasta la porta d' ingresso.
E' normale che una mamma debba patire tanto dolore ? Dennis era nato dalla prima unione della madre Cecilia, aveva una sorella e un fratellino di tre anni, nato dalla seconda unione della madre con Antonio. Aveva tanti amici, quelli della piazzetta “ I Ragazzi d' Oggi” dove i giovani vivevano a contatto con la devianza nell' indifferenza. Aveva anche qualche amicizia bruscianese sbagliata.
Un suo coetaneo scrive :"Non è giusto morire così, non essere capiti, sentirsi abbandonati, senza nessuno che ti porga la mano. Non è giusto cadere nel baratro e non è giusto che un ragazzino di vent' anni debba credere che l' unica opzione che ha per stare meglio è togliersi la vita. Non ho parole per descrivere la rabbia e lo sconforto che provo. Ti ricorderò sempre come il bambino combina guai che aveva sempre il sorriso stampato sulle labbra".
Addio Dennis , la società e le istituzioni silenti hanno un grande debito verso di te
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