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Cronaca Paolo Isa 17 dicembre 2020 19:13 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
foto diffusa dal Governo Italiano dopo la liberazione dei 18 pescatori
Sono stati liberati oggi i 18 pescatori di Mazara del Vallo che da 108 giorni erano trattenuti in Libia, sotto la sorveglianza dei militari del generale Khalifa Haftar.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, è andato a Bengasi insieme con il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, per riportarli in patria. Il Quirinale ha fatto sapere che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato informato da Conte e ha appreso con "grande soddisfazione" la notizia. Il capo dello Stato ha rivolto il suo apprezzamento agli organi dello Stato, che hanno lavorato per la positiva conclusione della vicenda. C'e' stata una gioia indescrivilbile tra i familiari radunatisi davanti al municipio di Mazara del Vallo con il Sindaco Salvatore Quinci.
Per 108 lunghi giorni diciotto pescatori, otto tunisini, sei italiani, due indonesiani e due senegalesi, sono stati trattenuti in Libia. Erano a bordo di due pescherecci di Mazara del Vallo, "Antartide" e "Medinea", sequestrati dalle motovedette libiche. L'accusa avanzata dalle autorità di quel Paese, è di avere violato le acque territoriali, pescando all'interno di quella che ritengono essere un'area di loro pertinenza, in base a una convenzione che prevede l'estensione della zona economica esclusiva da 12 a 74 miglia. Nei giorni seguenti al sequestro le milizie di Haftar hanno contestato, in modo infondato, anche il traffico di droga.
Finalmente dopo infiniti giorni di paura e di tensione, ritorneranno presso le loro famiglie in ansia in Italia
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