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Cronaca Paolo Isa 25 novembre 2020 16:37 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Ricerca condotta da Ipsos su un campione di adolescenti tra i 14 e i 18 anni in Italia
Violenza contro le donne: Save the Children,adolescenti sempre più consapevoli, ma gli stereotipi di genere restano ancora molto forti e condizionano i loro comportamenti sin dalle prime relazioni.Il 10% degli adolescenti maschi pensa che in Italia si parli troppo di violenza contro le ragazze, di contro il 70% delle ragazze dichiara di aver subito molestie e apprezzamenti sessuali in luoghi pubblici e il 64% si è sentita a disagio per commenti, comportamenti o avance da parte di un adulto di riferimento.
Ancora troppo poche le ragazze che denunciano episodi di molestie: il 29% fa finta di niente per paura della reazione e il 21% per vergogna. Più di una adolescente su dieci pensa che le vittime di violenza sessuale possano contribuire a provocarla con il loro modo di vestire e/o di comportarsi.
In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne, Save the Children rende noti i risultati di un’indagine condotta per proprio conto da Ipsos su un campione di adolescenti tra i 14 e i 18 anni in Italia. Necessario investire nei sistemi di protezione, ma soprattutto in un’educazione che azzeri il divario di opportunità tra i due sessi che genera gli stereotipi e in ultima istanza la violenza sulle donne.
“I pregiudizi di genere continuano ad essere fortemente condizionanti sin dall’infanzia. Pregiudizi che si confermano anche nell’età adulta, e che sfociano troppo spesso in violenze psicologiche e fisiche nei confronti delle donneeche ogni giorno mietono nuove vittime, dalle più piccole alle più grandi”, afferma Daniela Fatarella, Direttrice Generale di Save the Children. “Le ragazze crescono tra mille inviti a minimizzare: mettere la vittima sul banco degli imputati, sottovalutare i comportamenti aggressivi, definire confini sempre più labili per la violenza, servono a rendere accettabile l’inaccettabile. Ammettere che si tratti di violenza solo nei casi più gravi, fisici, e non anche quando si subiscono pressioni psicologiche, ricatti economici, vessazioni di ogni tipo, non fa che nutrire il territorio su cui prosperano i comportamenti violenti. Per questo è fondamentale che sin dall’infanzia si lavori affinché bambine e bambini, ragazzi e ragazze abbiano un’educazione emotiva improntata al rispetto e alla consapevolezza”.
“La voce degli adolescenti ci indica che il problema della violenza di genere va affrontato alla radice, sin dal percorso educativo dei più giovani. – ha dichiarato Raffaela Milano Direttrice dei Programmi Italia-Europa di Save the Children- Se da un lato dobbiamo potenziare la rete di protezione, per sostenere le donne che vogliono affrancarsi dalla violenza domestica, dall’altro lato è indispensabile agire sulla prevenzione della violenza di genere, andando alla radice dei comportamenti violenti, a partire dal contesto educativo, coinvolgendo gli stessi adolescenti in un impegno che li veda protagonisti. Va dato ascolto e forza a quella grande maggioranza delle ragazze che oggi ritiene inaccettabile subire ogni forma di molestia e atteggiamento violento e che individua nella condivisione con le coetanee una delle strade per superare le barriere che ancora oggi ostacolano la costruzione del loro futuro”.
In occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Save the Children diffonde un video che trae origine dalle interviste a un gruppo di ragazze tra i 14 e i 22 anni, di diverse città italiane, che fanno parte di SottoSopra, il Movimento giovani per Save the Children e della redazione Change the Future. Con la tecnica dell’animazione di foto e parole, il video mette in evidenza gli stereotipi più comuni con cui le ragazze si scontrano ogni giorno e, al tempo stesso, la loro volontà di non “abbassare la testa” e lottare per la realizzazione dei propri sogni.
Grazie a Giovanna Di Benedetto per la collaborazione (Save the Children)
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