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Cronaca Sanità Maria Capasso 10 settembre 2020 23:43 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
MARIGLIANO - "Noi in quarantena dal 26 agosto con un familiare positivo siamo stati dimenticati da tutti. Abbiamo tutti i rifiuti sul balcone. Adesso dovremmo aver finito l' isolamento domiciliare ma non ci fanno ancora il tampone".
E' la denuncia di una famiglia chiusa in casa, dopo il rientro dalle vacanze. Esasperata la mamma scrive al commissario prefettizio. Ecco la lettera dove si denuncia che nessuno preleva i rifiuti al proprio domicilio o si preoccupa di sincerarsi sulle condizioni di salute e la situazione di bisogno.
"Il giorno 8 settembre ci hanno chiamati per dirci che tra il giorno 9 e 10 avrebbero fatto il tampone a mio fratello, e poi tra il giorno 11 e 12 avrebbero fatto il tampone a me e mia madre. Oggi ci dicono che i tamponi andranno fatti dopo il 12 settembre. Una disorganizzazione assurda".
" Egregio commissario ,
sono in isolamento fiduciario dal 26 agosto e come cittadina di Marigliano ho da comunicarle che non mi sento affatto tutelata da chi dovrebbe farlo . Sono stata chiusa in casa ricevendo la notifica dei vigili urbani obbligandomi a non uscire di casa ma ad oggi per le autorità non esisto.
Ho comunicato per ricevere la raccolta porta a porta ma i rifiuti sono ancora sul balcone compreso l’umido con questo caldo, nessuno si è preoccupato se avessi acqua o viveri , ho misurato la temperatura due volte al giorno ma nessuno ha mai chiesto i risultati in merito (si dovevano monitorare i positivi da casa),in un paese civile dove si tutela il cittadino e non si chiedono solo tasse (io le ho sempre pagate da più di trent’anni) non è ammissibile...
La saluto sperando in un suo interessamento per me e per tutti quelli che vivono la stessa esperienza".
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