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Cronaca Sanità Maria Capasso 22 luglio 2020 00:50 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Il super pentito, Tommaso Schisa, genero di Luigi Esposito, ‘o sciamarro, ex ras del rione di San Giovanni a Teduccio, fa pesanti dichiarazioni contro il sindaco, Antonio Carpino, con la premessa che ci sono ben tre gradi di giudizio e che lo stesso potrà dimostrare la sua estraneità ai fatti.
“Gli accordi erano che noi avremmo dovuto farlo salire e lui avrebbe favorito la costituzione di una ditta tra ex detenuti, che si sarebbe occupata delle pulizie nel comune di Marigliano.
Carpino promise inoltre a me e a mio suocero di affidare ad una ditta a noi riconducibile e creata ad hoc, le attività di pulizia degli uffici comunali. La cosa poi non andò in porto in quanto Carpino ci chiese di portare pazienza poiché il maresciallo Di Donato della stazione di Marigliano gli stava addosso. Ed egli non voleva rischiare conseguenze. So per certo però che era già stata aperta una partita Iva per la costituzione di questa società; non ricordo però se a nome di mia moglie o della sorella.
Voglio precisare che il sindaco Carpino dopo la sua elezione a sindaco informava l’organizzazione di mio suocero sulle imprese e le ditte che noi volevamo sottoporre ad estorsione, indicandoci quelle “antiracket” e quindi non avvicinabili per il timore di denunce e quelle che invece non lo erano.
Carpino sempre dopo la sua elezione propose a me e a mio suocero certi lavori per il rifacimento dell’asfalto stradale di Marigliano che avremmo dovuto fare effettuare alla ditta del convivente di mia suocera, Raffaella”.
Nelle 54 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare emergono altri fatti inquietanti.
“Fra le tante cose che prospettavamo agli elettori per spingerli a votare Carpino vi era anche la promessa che sarebbero stati favoriti al Comune per ottenere il cambio di residenza nelle abitazioni di Pontecitra occupate abusivamente. Carpino, infatti, dopo la sua elezione come ci aveva promesso in precedenza ci ha aiutato nella regolarizzazione delle occupazioni abusive , facilitando i cambi di residenza per gli alloggi di Pontecitra. Ha aiutato anche me personalmente.
Nell’anno 2016 ho acquistato per la somma di euro 15 mila con l’intermediazione di mio suocero un appartamento al piano terreno, isolato 08 di Pontecitra da un soggetto di cui non saprei dire il nome presentatomi da Esposito Luigi.
Si trattava di un appartamento del comune di Marigliano situato al piano terra che poi ho scambiato con quello al piano superiore essendo lo stesso pericoloso per me, in considerazione del mio ruolo all’interno dell’organizzazione.
Il sindaco Carpino ci ha agevolato per il cambio di residenza e ci ha messo a posto; adesso , infatti dal marzo 2018 paghiamo il bollettino per l’occupazione”.
L’ordinanza poi con altri testi si sofferma anche “sulla mancata approvazione del puc e sulle richieste di riclassificazioni delle aree cui non segue formale risposta dal comune; ne deriva che l’interessato può chiedere al tribunale amministrativo la nomina di un commissario ad acta per il singolo terreno, Ci sono ad oggi circa 60 procedure aperte tra commissariamenti e riclassificazioni. In questo modo il territorio senza una programmazione ordinata dell’edificazione sta venendo assalito dalle ditte di costruzione che hanno in animo di cementificare il territorio. Sono poche le imprese che operano sul territorio di Marigliano e che di fatto se lo sono diviso”.
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