20/04/2024
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Cronaca Redazione 10 luglio 2020 20:35 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
La replica al nostro articolo di uno dei proprietari dello stabile
“Marigliano - In data 8/7/2020 sulla testata giornalistica di Marigliano.net, è stato pubblicato un articolo: “Marigliano: sfondato il negozio di Acqua e Sapone”.
La realtà dei fatti, universalmente riconosciuta e comprovata è questa:
In primis: Il fabbricato, quasi centenario, e senza corpi abusivi costruiti successivamente, non è mai stato venduto, in quanto è ancora proprietà degli eredi dei figli di chi lo costruì, e ad oggi, non esiste alcun atto notarile di trasferimento della proprietà.
Il piccolo foro praticato nella parete del negozio di “Acqua e Sapone” è un “verosimile” tentativo di furto, da parte di ignoti, che, nello stesso giorno hanno divelto una cassaforte (fortunatamente vuota) al primo piano dello stesso edificio, incastonata in un muro di tufo.
L’Ordinanza dell’UTC di Marigliano n.182 del 21/05/2020 ha dichiarato lo stabile sito in corso Umberto I, 500/502/504: pericoloso per l’incolumità pubblica e privata.
Ciò è scaturito da un sopralluogo effettuato dai Vigili del Fuoco di Nola il 20/05/2020 che ha allertato il Comune di Marigliano che, dopo un ulteriore sopralluogo di tecnici e Vigili urbani, ha emesso la suddetta ordinanza, e che, i proprietari, sono obbligati ad eseguire.
I lavori della messa in sicurezza del fabbricato, se hanno provocato alcuni piccoli danni, sono stati prontamente riparati. (Come la rottura di un tubo dell’acqua).
I titolari del negozio di Acqua e Sapone, nonostante i solleciti dei proprietari, (V. lettere racc AR del 26/05/2020 e succ.) si sono rifiutati di lasciare (temporaneamente), per lo stretto tempo necessario (al massimo 2 settimane), libero di persone e cose, i locali da loro tenuti in locazione, per permettere la loro messa in sicurezza; per questo si sono assunti tutte le responsabilità, civili e penali, mettendo a repentaglio la loro incolumità, quella dei loro dipendenti ma soprattutto: quella della loro clientela.
Inaudito! Tutto questo per non perdere qualche giorno di vendita della loro attività commerciale.
Infine: mai vi è stata un’offerta da parte dei proprietari (e mai ci sarà!) per lasciare i locali tenuti in locazione da “Acqua e Sapone”. Al contrario!: come si evince da una lettera raccomandata AR del 05/07/2020: i proprietari, finché rimarranno tali, “non hanno alcuna intenzione di chiedere e/o intimare sfratto ai loro locatari: non hanno né motivi, né convenienza a farlo.
(Figuriamoci se, per questo, sono disposti a sborsare cifre come quelle riportate nell'articolo pubblicato!). Tutto questo, senza timore di essere smentito, è comprovato da documentazione ufficiale”.
Uno dei proprietari
Nota di Anita Capasso
L’ articolo in questione è stato redatto sulla base di una dettagliata denuncia inviata dai gestori del Punto Vendita di Acqua e Sapone alla Procura della Repubblica, corredata da documenti. Sarà la Magistratura inquirente a stabilire modalità e responsabilità .
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