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Cronaca Sanità Maria Capasso 07 luglio 2020 23:20 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Centro storico a rischio. Mancavano solo le palazzine in stile Ikea. Comitato Pro Borgo: "Basta scempi ai danni dei cittadini".
Audace colpo dei palazzinari Dopo i Regi Lagni, le bande del cemento irrompono nei centri storici. Il business ? Le antiche case. Via gli edifici antichi con le loro corti interne, i piccoli orti, i frutteti e i giardini. Via gli eleganti palazzotti borghesi ottocenteschi con le loro facciate in tufo a vista. Via le antiche casetorri e le altre tipologie di case medievali, scampate ai secoli ma non alla furia degli affaristi. Via l’edilizia storica in grado di definire l’intero centro cittadino e il tessuto medievale delle frazioni.
La parola d’ordine è sventrare, demolire e ricostruire, speculando con i generosi aumenti di cubatura del 35% del Piano Casa. Stanno consumando tutto il suolo disponibile. Una febbrile e disordinata attività edilizia animata da ghiotte mire speculative: molti più piani, molti più appartamenti molta più densità abitativa. Nuovi e banali dormitori di presunto design ma, in realtà, senza alcun pregio estetico o costruttivo. E a farne le spese dopo il paesaggio sono la storia e il patrimonio culturale di Marigliano. Dopo le demolizioni di Corso Vittorio Emanuele III, Corso Umberto I, via Vincenzo Caliendo, via Somma, via Nuova del Bosco nuovi sventramenti e demolizioni di edifici antichi sono alle porte. Altri beni culturali saranno sacrificati sull’altare del profitto privato. Altri beni collettivi saranno distrutti per l’interesse di pochi.
Stanno facendo sparire la bellezza e il passato della vecchia Marigliano dalla faccia della terra. Ad essere cancellata e sfigurata in modo irreversibile e scellerato è la memoria stratificata di secoli. Al posto della bellezza e della cultura arrivano le nuove villettopoli, sproporzionate e in contrasto con il contesto circostante. Scontate palazzine hi-tech, uscite direttamente dal catalogo dell’Ikea, sconvolgono i centri storici di Marigliano. Qualche casetta spaziale è stata già realizzata, un po' più defilata, nel centro antico. Chi doveva far rispettare le norme di salvaguardia? Altre stanno per arrivare. E adesso chi dovrà verificare l’applicazione delle norme sul decoro approvate dal Consiglio Comunale?
«Sui social le solite bande del cemento hanno iniziato una campagna denigratoria contro i dissidenti che non vogliono colate di calcestruzzo e asfalto che stanno deturpando Marigliano e stanno distruggendo il suo futuro. Sono state diminuite anche le fasce di rispetto daii Regi Lagni. Ci vogliono ridurre al silenzio. Ci vogliono fermare con l’arroganza, minacce di querele , vogliono mettere il bavaglio alla libertà , ma noi saremo qui: sempre più determinati. È uno scempio solo pensare di deturpare i nostri centri storici, la nostra cultura, il patrimonio di Marigliano» sostiene il Comitato Pro Borgo con il professore Luigi Monda, storico dell' Arte.
«I centri storici di Marigliano sono beni da preservare e valorizzare nella loro interezza. I partiti dovrebbero prendere immediatamente le distanze, fermare questi scempi. Basta attacchi al paesaggio e al tessuto urbano. Paesaggio, legalità, ambiente saranno alla base del nostro impegno nei prossimi mesi. I cittadini sapranno far sentire la loro voce».
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