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Cronaca Redazione 20 maggio 2020 09:45 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
FOGGIA - È in corso, nella provincia di Foggia, una maxi operazione della DIA, coordinata dalla locale Procura della Repubblica, finalizzata al sequestro di beni immobili, mobili registrati, natanti, aziende agricole e commerciali nonché rapporti bancari, nei confronti di persone indagate a vario titolo per estorsione, riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita, auto riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, turbata libertà degli incanti, falsità materiale e violazione della normativa tributaria.
Oltre un centinaio di uomini e donne della DIA di Bari, di Foggia e di Lecce, coadiuvati da personale dell’Arma dei carabinieri, della Guardia di Finanza e della Questura di Foggia, sono impiegati nelle attività di perquisizione e sequestro.
Tra gli indagati spicca la figura di un personaggio, imparentato con una delle più conosciute famiglie mafiose di Cerignola (i Cartagena, coinvolti nello storico processo degli anni ’90 “Cartagine”, che azzerò il clan Piarulli-Ferraro) e coinvolto nell’operazione “Final Cut 2”, con la quale venne smantellata, nel 2011, un’organizzazione dedita alla ricettazione di veicoli, nell’operazione “Le Iene”, che consentì di individuare, nel 2014, i responsabili del tentato furto al caveau della NP Service di Foggia, e, nel 2016, nella tentata rapina ad un portavalori avvenuta sul tratto pisano dell’A12.
L’attività odierna trae origine da indagini svolte a carico di Pasquale Saracino, 46 enne pluripregiudicato di Cerignola (FG), già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale e contiguo ad esponenti dei clan “Cartagena” e “Piarulli-Ferraro” in passato attivi nella provincia foggiana.
Le investigazioni economico-patrimoniali svolte dalla DIA, hanno permesso di dimostrare come il Saracino, pur risultando nullatenente, sia riuscito nel corso degli anni ad accumulare un consistente patrimonio illecito, intestando beni e rapporti bancari a prestanome (tra cui anche suoi stretti familiari come la moglie, il figlio, la sorella ed il cognato).
In un’aria agricola, appartenente ad un indagato, è stato rinvenuto, sotto terra, un grande contenitore in plastica con numerose centraline per automezzi da utilizzare per i furti e 10 cartucce per fucili illegalmente detenute, nonché 50.000 euro di denaro contante.
Il provvedimento ha riguardato:
- un’azienda agricola di 28 ettari a Cerignola, del valore complessivo di 1 milione di euro;
- un’azienda commerciale di alimenti e bevande all’ingrosso, per un valore di oltre 500mila euro;
- un parcheggio attrezzato per autoveicoli industriali, del valore di oltre 1 milione di euro;
- due appartamenti ed un locale commerciale a Cerignola, per un valore complessivo di 600mila euro;
- un’imbarcazione da diporto cabinata e una moto d’acqua, per un valore commerciale di oltre 160mila euro;
- quote societarie e rapporti bancari per oltre 200mila euro;
- n. 13 autovetture di varia cilindrata, tra cui fuoristrada “Renegade” e Mercedes “Classe A” e Fiat.
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