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Cronaca Sanità Maria Capasso 04 maggio 2020 22:07 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
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MARIGLIANO - Esposto diffida a tutte le autorità in merito alla situazione drammatica in cui versa l'ex deposito di ceneri combuste di fitofarmaci e chimici per l'agricoltura "Agrimonda". L' area è invasa anche da rane.
La gente di via Pasubio non abbassa la guardia. Il responsabile del Comitato Ambiente e Territorio, Ciro Tufano, torna all'attacco per richiamare l'attenzione sulla grave situazione. Dopo la rimozione delle tonnellate di rifiuti , il sito fu ricoperto con un telone che è diventato un acquitrino di acqua stagnante e pericolosa.
Un ristagno d'acqua di circa 20 centimetri che presenta alghe e immondizia galleggiante. Si trova a ridosso delle case alla periferia di Mariglianella, ma al confine con la popolosa via Pasubio nel comune di Marigliano.
"Ci avevano rassicurato dei pronti interventi risolutivi, della centralina monitoraggio aria dello screening sanitario ecc... intanto - accusa Ciro Tufano- sono passati dodici mesi. Siamo stati totalmente dimenticati.Il nostro problema non è mai stato affrontato".
Ci va giù duro Tufano. " Adesso siamo di nuovo alle porte dell’estate e l’acquitrino all’interno dell'area, oltre a emanare cattivo odore (in aggiunta a quello delle esalazioni di fitofarmaci mai scomparso..) è diventato un ricettacolo di zanzare, topi e altri parassiti".
Qui si convive con l' incubo del Covid 19 e con una piccola Seveso che danneggia la salute. La gente è stanca dei palleggi e dei ritardi e ha fatto ricorso ad un'ennesima denuncia indirizzata a Comune e Regione.
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