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Cronaca Sanità Maria Capasso 04 maggio 2020 18:24 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Laboratorio di giornalismo, plesso monsignore Nicola Esposito
MARIGLIANO - Come trascorro le giornate in questo periodo di quarantena? Bella domanda. Faccio un po' di viaggio a ritroso. Prima andavo a scuola, il pomeriggio restavo anche a mangiare e svolgevo i compiti al post scuola e poi giocavamo. Altri pomeriggi andavo a basket e altri ancora al progetto di giornalismo.
Poi un giorno tutto è cambiato. Non si poteva più andare a scuola, né in palestra, non si poteva uscire, non si poteva fare quasi niente a causa di un brutto virus che stava facendo ammalare tantissime persone e molte sono purtroppo morte. Da quel giorno sono rimasto a casa e da quel giorno sono trascorsi più di due mesi.
All’inizio ero preoccupato, anche quando mamma era costretta ad uscire per fare la spesa. La vedevo prepararsi mettendo una mascherina che le lasciava fuori solo gli occhi e poi infilare i guanti monouso. Aspettavo con ansia che ritornasse sana e salva.
Altre volte andava papà e anche per lui c’era il rito della vestizione. Ero sempre preoccupato e non vedevo l’ora che tornasse a casa. Poi ci ho fatto quasi l’abitudine a vederli così ma un po’ di preoccupazione mi è sempre rimasta, anche se mi dicevano di stare tranquillo e che erano “protetti” con la mascherina e i guanti.
In televisione non si faceva altro che parlare di questo virus letale: tante le ipotesi sul come fosse nato, ma a me poco importava, mi importava solo sapere quando i medici avrebbero trovato una cura e quando finalmente avremmo ripreso ad uscire e a fare le nostre cose in tranquillità.
Le mie giornate in quarantena non sono mai uguali. I miei genitori mi fanno fare tante cose e non mi annoio mai. Studio, a volte gioco online con mio cugino e spesso scendo in giardino a giocare con il gatto e con il coniglio.
Altre volte aiuto mamma a cucinare e a fare i dolci. Facciamo le videochiamate con nonna Pina e con i miei zii, così anche se non possiamo vederci di persona ci sentiamo più vicini.
Spero che questo brutto periodo passi presto. Voglio riprendere la vita da dove si e' interrotta. A scuola con guanti e mascherine , ma che vita è questa ?
William Esposito 5 A
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