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Cronaca Sanità Maria Capasso 02 maggio 2020 22:18 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Il presidente di Orgoglio Partite Iva Fabiano Esposito: "'Non ci facciamo strozzare!". --- FOTO ---
MARIGLIANO - Parte da Marigliano il grido di protesta dell’Associazione Orgoglio Partite Iva per sbloccare l' economia e per far partire il commercio. Il popolo delle piccole e medie imprese rivendica il proprio diritto ad esistere. Marigliano è capofila nella vertenza che intende fare rispettare il diritto al lavoro e alla libertà d' impresa, sancito dalla carta costituzionale.
A capo dell' iniziativa c’è Fabiano Esposito, coordinatore regionale del movimento “Orgoglio Partite Iva” che si sta estendo a macchia d' olio. L' intento è di spingere l' acceleratore nel breve periodo per la riattivazione di tutti gli esercizi commerciali e delle professioni. Le priorità sono:
1) risarcimento danni reali cagionati dal blocco lavorativo indotto.
2) indagine sulla validità delle autocertificazioni e relative limitazioni della liberta personale. (art. 16 ecc.) .
3) azzeramento debiti pregressi con agenzia delle Entrate- Riscossioni .
4) fiscalità di vantaggio.
5) Nuova riforma per fallimenti. Stop alla moltiplicazione dei debiti che rendono impossibile il pagamento. Stop Pignoramenti sulla prima casa.
6) Innalzamento del limite attuale dei contanti a 5.000,00 Euro e abolizione dell’obbligo dell’uso del Pos.
7)Cancellazione dal GRIF per ogni soggetto che abbia documentato il perché del numero delle rate inevase, e cancellazione dal circuito bancario delle pregresse segnalazioni al GRIF per rate saldate o chiuse a saldo e straccio.
8)Eliminazione acconti Iva.
9)Eliminazione degli studi di settore, ISA con determinazione del reddito analitico.
10) La merce non venduta dai negozi di abbigliamento e simili (magazzino) non può essere considerata per l’anno successivo come anticipo tasse anche per chi ha contabilità ordinaria.
Queste sono solo alcune priorità per permettere alle PARTITE IVA di ripartire dopo lo stop delle attività indotto dal Governo.
" Regione e Comune - afferma Fabiano Esposito- hanno una responsabilità oggettiva nei fallimenti delle nostre imprese che hanno chiuso. Colpa di un sistema consolidato che usa le partite iva come bancomat e delle scelte di un governo a ogni livello, compreso quello locale miope".
Un sistema - incalzano - forte con i deboli e debole con i forti, che priva le partite iva di ogni diritto e calpesta ogni giorno la loro dignità, compresa quella del soggetto giuridico che le rappresenta
La PROTESTA.
Per queste tematiche attuali e per quelle pregresse, lunedì 4 maggio 2020 nel rispetto della Carta Costituzionale e in ottemperanza alle vigenti leggi. I soggetti giuridici Partite Iva iscritti all'associazione insceneranno una protesta silenziosa davanti alle proprie attività rivendicando il diritto ad esistere.
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