19/03/2024
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Cronaca Vito Lombardi 08 aprile 2020 00:00 Circa 5 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO - Ci dispiace tutto ciò che sta accadendo per una notizia di pura cronaca pubblicata, dopo i dovuti riscontri effettuati con il comandante della polizia locale Emiliano Nacar, mai smentita, dalla nostra giornalista Anita Capasso.
Ci dispiace ancor più che il parroco don Salvatore Spezia l’abbia preso come un attacco alla sua persona e non come un avvertimento alla gente di stare in casa, in questo momento reso tragico dalla morte da Coronavirus di tanta persone, tra cui un nostro compaesano.
Ci dispiace, inoltre, che il parroco invece di dispensare pace e amore, come predica Gesù, e giustificare benevolmente l’assembramento che c’è stato, si incammini per una strada impervia, che porta odio e rancore, che non ha nulla a che fare con la pace e con l’amore.
E per farlo, in modo solenne, usa tutta la sua influenza e i suoi mezzi. Lo predica nelle messe che ci avvicinano alla Santa Pasqua: “ Tutto ciò che ha scritto MARIGLIANO.net è falso!”. Lo predica sulla sua pagina facebook , che come la chiesa dovrebbe utilizzare per esaltare il Verbo di Cristo, che invece usa come una clava per scatenare la parola dei suoi fedeli, trascinandoci in una polemica, su una verità inconfutabile, che mai avremmo voluto fare.
Ma tutto ciò ha fatto perdere di vista l’attuale tragico momento storico: siamo in piena emergenza da Coronavirus con migliaia di nonni e nonne che se ne sono andati con il loro carico di esperienza e saggezza.
Nell’ambiente della parrocchia di San Marcellino c’è stato un lutto per Coronavirus: il marito della signora sacrestana è deceduto. Una persona perbene e mite che usciva pochissimo di casa che si è ammalato di Covid-19 e purtroppo è morto per questo. Chi lo ha contagiato? Non si sa. A noi, che viviamo a pochi passi, come a tutte le persone ragionevoli di questo mondo però interessa molto saperlo . E se il contagio ha a che fare con la chiesa?
Le notizie su questo sono segregate nei vergognosi meandri della comunicazione, o non comunicazione, che la Regione Campania, o chi per essa , ha deciso di fare per questa emergenza:
per rendere noto il numero dei contagiati si rivolgono ai soli sindaci dei comuni, escludendo dall’invio di dati ufficiali, a priori, chi come un giornale registrato presso un tribunale ha il dovere, la responsabilità, oltre che il diritto di averli e di informare i cittadini, come succede con i comunicati ufficiali della procura, polizia, carabinieri, finanza e di tutte le altre forze dell’ordine.
E solo a tal proposito che abbiamo attirato l’attenzione su un dato di fatto. Un fatto avvenuto sotto gli occhi di tutti, per fare stare a casa la gente, per informarli dei rischi, anche pecuniari, che si corrono con certi comportamenti, per evitare altri fatali contagi: non per accusare qualcuno.
Ma don Salvatore dice non è vero: “ Tutto ciò che ha scritto MARIGLIANO.net è falso”. Non è vero che all’arrivo della polizia locale c’è stato un fuggi fuggi generale e che sono state identificate alcune persone, mentre altre si sono date alla fuga.
Come non sarà vero neppure ciò che ha affermato in un video delle ore 14:50 di domenica nella sua diretta facebook, da noi pubblicato, da cui si evince che l’ assembramento c’è stato ed è stato causato da un suo invito, interpretato purtroppo male dai fedeli .
Non contento, per finire speriamo, don Salvatore, o chi per lui, sempre per amore della verità, la sua verità, vuole che il sindaco intervenga: “Tutto tranquillo, so che c’è stato un controllo. Don Salvatore ha chiarito, non ho motivo per dubitare, a me non risulta altro. Non ho altro da aggiungere. Non vorrei generare altre polemiche”.
La verità, quella vera però, è nelle carte e nei silenzi degli uomini che sanno. La verità è nel lavoro, nell’ onestà intellettuale e nell’ indipendenza degli uomini che hanno agito: uomini degni che mettono la giustizia e la legge al di sopra della fede religiosa e della politica.
La verità è nella comprensione degli eventi , nel pensiero libero sgombro da estremismi e cattiverie. La verità è nel cuore di chi si stacca dalla deriva della fede e si consegna all’obiettività.
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