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Cronaca Redazione 25 marzo 2020 09:10 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sanzioni per 344 mila euro. Denunciati un uomo e una donna.
NAPOLI - Gli agenti della sottosezione della Polizia stradale di Fuorigrotta, a Napoli, hanno concluso un'indagine partita a novembre 2019 con la denuncia di un pregiudicato napoletano, S.S., di 45 anni per sostituzione di persona e truffa e di una donna di 32 anni, F.C.M., per falsità materiale commessa in atti pubblici, con la notifica di 633 verbali al Codice della Strada, per altrettante violazioni per intestazione fittizia di veicoli, per un importo complessivo di 344 mila euro. L'operazione è stata condotta in collaborazione con i colleghi della Sezione Polizia Stradale di Rimini.
Le "auto fantasma", usate anche per la commissione di reati, insistono notevolmente sulla sicurezza stradale e, più volte utilizzate per eludere il pagamento della tassa di possesso, delle infrazioni registrate a carico dell'intestatario della targa e del pedaggio autostradale, da cui sono partite le indagini.
Tutto è nato, da un controllo di un conducente di una Fiat Panda, esperito dagli agenti sulla Tangenziale di Napoli il 20 novembre 2019, il quale era solito eludere il pedaggio, dichiarando in quella circostanza di aver acquistato materialmente l'autovettura, circa due anni prima, da S.S., titolare di una società di vendita di auto usate in Castel Volturno (CE). Dalle indagini effettuate, emergeva che S.S., in concorso con altre persone, aveva creato, artatamente, la società F.F. s.r.l. con sede in Vercelli, al fine di intestare fittiziamente veicoli, sottoscrivendo gli atti al posto di R.L., pregiudicato di Torre Annunziata di 43 anni con residenza a Rimini, formale amministratore della stessa. I passaggi di proprietà, invece, venivano formalizzati presso un'agenzia pratiche auto con sede in Qualiano, una cui dipendente, F.C.M., certificava atti di vendita con la consapevolezza della falsità della sottoscrizione effettuata da S.S. a nome di R.L. amministratore della società.
Tuttavia, da accertamenti eseguiti alla banca dati M.c.t.c. emergeva che la società F.F. s.r.l., in realtà, era intestataria fittizia di ben 633 veicoli, per cui il formale amministratore R.L. veniva sanzionato ex art. 94 bis C.d.S. per ogni veicolo intestato, per un importo complessivo pari ad € 344.352,00, con la cancellazione d'ufficio al P.R.A. dell'intera flotta veicolare. Gli eventuali conducenti di tali veicoli, al momento di un controllo di Polizia, subiranno il sequestro del veicolo ai fini della confisca ed il ritiro della carta di circolazione. Tale attività, eseguita dalla Polizia Stradale a tutela sia dei cittadini onesti che dell'ordinamento dello Stato Italiano, porterà al blocco anagrafico, sia a carico dell'amministratore che della persona giuridica indiziata, per cui all’impossibilità di una futura intestazione di veicoli da parte di costoro.
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