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Cronaca Sanità Maria Capasso 01 febbraio 2020 00:16 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Risposta dello stato alle continue stese. Arrestati 3 affiliati del clan Palermo e Rega. I 3 indagati sono ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di tentato omicidio e porto illegale di armi da fuoco, aggravati dal metodo mafioso. Si tratta di reati commessi nell' aprile del 2019. Teatro degli eventi delittuosi: il rione popolare di Brusciano l 219 .
Il provvedimento cautelare eseguito, scaturisce dalle indagini compiute dalla Sezione Operativa del N.O.R. della Compagnia CC di Castello di Cisterna a seguito di una sparatoria tra le opposte fazioni criminali culminata con il ferimento di un pregiudicato del posto.
L' indagine ha, in particolare, consentito di ricostruire l' agguato camorristico, nel corso del quale furono esplosi in strada oltre 15 colpi di arma da fuoco. Un agguato avvenuto in pieno centro che mise a repentaglio l' incolumità di numerosi inconsapevoli passanti. Immediate scattarono le indagini. Ad aprire il fuoco fu un appartenente al clan Palermo, destinatario dell' odierna misura cautelare.
A rispondere al fuoco in difesa dell' obiettivo dei sicari fu un appartenente al clan Rega, anch' egli responsabile dell' azione di fuoco e destinatario della misura cautelare . Pomo della discordia: i contrasti tra i due contrapposti clan per la gestione dei traffici illeciti dello spaccio di sostanza stupefacente sul territorio . Entrambi i clan da anni sono in lotta per il predominio degli affari illeciti: il clan Palermo, scissionista e operante nel comune di Brusciano e limitrofi e' contrapposto al clan Rega, storicamente egemone in quell' area con un particolare codice di adesione che prevedeva il bacio sulle labbra, avvenuto tra due affiliati al clan Rega a suggello del vincolo associativo esistente.
Nel corso dell' attività, inoltre, e' stata rinvenuta e posta sotto sequestro una delle armi adoperate nel conflitto a fuoco avvenuto in via Falcone e attribuita, grazie ad accertamenti dattiloscopici, ad uno degli odierni arrestati.
La misura cautelare in oggetto segue ad analoghi provvedimenti già emessi dall' Autorità Giudiziaria, tesi al contrasto della faida camorristica in corso sul territorio di Brusciano dal 2017 ad oggi. Tali indagini hanno consentito di trarre in arresto, tra gli altri, i due soggetti considerati reggenti degli omonimi clan: Tommaso Rega alias ‘o Chirichiell e Francesco Palermo. I destinatari del provvedimento restrittivo sono stati associati presso le Case Circondariali territorialmente competenti.
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