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Cronaca Redazione 17 gennaio 2020 09:06 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Polizia Metropolitana di Nola opera un altro sequestro a Pomigliano DÂ’ Arco
POMIGLIANO D'ARCO - Continua l'azione di controllo e di contrasto a tutela del territorio in materia ambientale e smaltimento illecito di rifiuti, svolta dalla Polizia Metropolitana di Nola (ex provinciale).
Nei giorni scorsi gli agenti di Nola hanno sequestrato un' altra carrozzeria completamente abusiva in Pomigliano d‘ Arco, ai confini con il comune di Sant‘ Anastasia.
E' indagato per violazione delle norme ambientali, e più precisamente per attività illegale di gestione e smaltimento di rifiuti speciali pericolosi, in assenza dell' autorizzazione alle emissioni in atmosfera, l' uomo che gli agenti del Distretto di Nola hanno colto sul fatto in una carrozzeria abusiva, allestita in un capannone.
Gli agenti, al comando del ten. Andrea Valente e coordinati dal dirigente Lucia Rea, impegnati in un servizio di perlustrazione del territorio hanno notato strani movimenti nella zona interessata e in particolare nei pressi di un capannone.
Entrati nel capannone per procedere a un regolare controllo, gli agenti hanno trovato una persona intenta alla verniciatura di alcuni pezzi di auto ed alcune autovetture. L'uomo è stato identificato come S.E., di 47 anni, italiano Nel corso del controllo gli agenti hanno trovato un considerevole quantitativo di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
I poliziotti hanno così accertato che il trasgressore, ormai da tempo, aveva adibito il capannone ad attività di carrozzeria, senza avere i requisiti e senza alcuna autorizzazione.
La cose più gravi riscontrate dagli agenti sono state la gestione abusiva e incontrollata dei rifiuti speciali prodotti, pericolosi e non pericolosi, il loro smaltimento altrettanto illegale e l' uso di una cabina di verniciatura priva della necessaria autorizzazione regionale per le emissioni in atmosfera.
Il capannone è stato posto sotto sequestro penale, compreso le due aree esterne all' opificio adibite allo stoccaggio dei rifiuti speciali e le attrezzature ed il restante materiale.
Il gestore, al termine delle formalità di rito, è stato indagato per aver esercitato l’attività di autoriparazione e carrozzeria in assenza delle autorizzazioni per le immissioni nell’atmosfera di fumi e per attività illegale di gestione e smaltimento di rifiuti speciali.
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