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Cronaca Sanità Maria Capasso 15 gennaio 2020 23:20 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
LAUSDOMINI – MARIGLIANO - Confraternita del Santissimo Sacramento a Lausdomini: va ripristinata l’immagine barocca della chiesa prima degli interventi che non erano passati per il vaglio della Soprintendenza. Tutto deve ritornare com’era e dov’era.
Pugno duro della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio dell’Area Metropolitana di Napoli . Le disposizioni del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali sono state notificate al Comune di Marigliano il mese scorso ma la notizia è trapelata dal palazzo solo oggi. In qualità di responsabile dell’attività urbanistica e di tutela paesaggistica, l’Ufficio Tecnico dovrà adesso verificare la corretta e integrale applicazione delle prescrizioni emanate dal Ministero.
Secondo le disposizioni: «Devono essere ripristinate le cromie originali delle pareti e gli stucchi barocchi, nonché ripristinati gli affreschi scialbati in modo improprio». Gli esperti della Soprintendenza sono stati categorici. Bisogna ritornare alla situazione antecedente. Per avere un quadro chiaro di quale fosse l’immagine della chiesa settecentesca prima degli interventi di ristrutturazione avviati , i funzionari ministeriali hanno analizzato centinaia di fotografie di prime comunioni, matrimoni e battesimi.
Un lavoro immane che ha lasciato i funzionari profondamente sgomenti. Uno dopo l’altro, gli ispettori elencano ciò che dovrebbe essere eliminato o reintegrato. Dovrebbero scomparire le zoccolature perimetrali, le lesene decorative in vero finto antico, le coperture di policarbonato nella chiostrina della sagrestia. Dovranno essere restaurati stucchi settecenteschi e ripristinati tutti gli affreschi coperti della navata e della facciata. Nel soffitto della navata, stando ai dati finiti in mano agli esperti, e sulla facciata fino agli anni Novanta c’erano affreschi del pittore Angelo Mozzillo e una lunga iscrizione dipinta che commemorava la fondazione della chiesa.
Intanto la Soprintendenza ha messo in luce che c' era anche un bellissimo pavimento maiolicato del 1775 opera di Donato Massa da Maddaloni che ornava la chiesa confraternale e di parte dell’arredo ligneo settecentesco scomparsi e finiti al centro di un’interrogazione parlamentare del senatore Tommaso Sodano.
Nel 2003 fu proprio un atto di sindacato ispettivo del noto esponente di Rifondazione Comunista a portare all’attenzione del Parlamento la questione. Un anno dopo, il 29 luglio del 2004, il Sottosegretario di Stato Nicola Bono rispondeva a Tommaso Sodano.
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