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Cronaca Redazione 13 agosto 2019 16:04 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
CASAMARCIANO - La struttura sanitaria Villa Elisa di Casamarciano contesta i provvedimenti che hanno assunto i militari del NAS di Napoli nei confronti della clinica, famosa in tutto il nolano, e invia in redazione una nota per chiarire gli aspetti che hanno portato al sequestro dei farmaci scaduti.
“Relativamente alla vicenda che ha coinvolto la struttura SIR (struttura intermedia riabilitativa neuropsichiatrica) “Villa Elisa” di Casamarciano, si rende noto che, a seguito dell’ accertamento effettuato dai Carabinieri dei NAS di Napoli, i medicinali sottoposti a sequestro preventivo consistono in due bombole di ossigeno scadute di validitá da pochi giorni, ovvero l’ una a far data dal 13.7.2019, l’altra dal 24.07.2019.
Le stesse erano in attesa di essere sostituite e non erano affatto destinate ad essere utilizzate per i pazienti, ma ivi depositate in attesa di essere regolarmente recuperate dalla competente ditta fornitrice” .
Lo fanno sapere i difensori, avv.ti Carolina Schettino e Antonio Iannaccone, che provvederanno ad impugnare il disposto sequestro davanti al competente Tribunale del Riesame, tanto affinché cadano il fumus commissi delicti ed il periculum in mora relativamente alla presunta ipotesi di reato di tentata somministrazione di farmaci scaduti, ex artt. 56 e 443 c.p.
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