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Cronaca Redazione 20 maggio 2019 11:07 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
NOLA - Arrestato questa mattina Russo Antonio (cl.1972), pregiudicato, Murano Bernardo (cl.1965) e Sorrentino Antonio (cl.1971), ritenuti responsabili, a vario titolo e ruolo, di estorsione, con l’aggravante di avere commesso il fatto in più persone , su delega della Procura Distrettuale - D.D.A. - di Napoli, dalla Polizia di Stato.
In particolare, dalle indagini è emerso che nel marzo del 2018 i tre hanno minacciato, a più riprese, un imprenditore attivo nel settore ortofrutticolo, del territorio agro nolano, imponendogli il versamento di una tangente per aver acquistato alla fine degli anni ‘90, un terreno in località San Paolo Belsito , nelle immediate vicinanze della residenza storica della famiglia camorristica dei Russo.
Le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia ed eseguite dalla polizia, hanno documentato che Russo Antonio, reggente dell’omonimo clan, dapprima poneva in essere una serie di atti intimidatori, tramite i due complici - emissari, individuati in Murano e Sorrentino, per poi convocare, in aperta campagna vicino ad un noccioleto, la vittima costringendola a pagare una tangente estorsiva di euro cinquemila, in luogo dei ventimila euro inizialmente richiesti, affermando testualmente “ come vi siete permesso di acquistare la terra in questa zona, quella è la terra che deve appartenere alla mia famiglia “ .
La somma richiesta fu consegnata, pochi giorni dopo in una busta, nei pressi di un distributore di benzina della zona, nelle mani di Murano Bernardo designato dal Russo a ritirare il denaro.
Russo Antonio è il figlio del più noto Russo Pasquale, da tempo in carcere dopo numerosi anni di latitanza, fondatore e capo, unitamente al fratello Salvatore Andrea, dell’omonimo sodalizio camorristico, la cui esistenza ed operatività nell’area agro nolano è stata riconosciuta da vari provvedimenti giudiziari, anche definitivi.
Russo Antonio gravato da precedenti penali e di polizia specifici, era sottoposto dal 2017 alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di P.S.
Foto di archivio
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