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Cronaca Redazione 03 marzo 2019 04:50 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
BRUSCIANO - Riunione dei sindaci nel rione 219, teatro della faida per la gestione degli affari legati a droga e racket. Il consiglio intercomunale si riunisce nel quartiere dove a colpi di stese la camorra si sfida da anni sparando tra la gente. La politica c’è ma manca la massiccia partecipazione della gente.
C’è l’associazionismo però che si schiera dalla parte del primo cittadino Giuseppe Montanile, colpito da una violenta sassaiola insieme alla sua giunta nel corso di un sopralluogo, due settimane fa. Porta la sua testimonianza il parroco don Salvatore Purcaro che già dal pulpito ha invitato i camorristi a convertirsi e a cambiare rotta.
Ci sono i sindaci di tutto il circondario, i senatori del Pd Valeria Valente e del M5S con Francesco Urraro. Dal consiglio regionale per il Pd intervengono Antonio Marciano, Loredana Raia , Carmine Mocerino Udc e l’europarlamentare Andrea Cozzolino. Tutti insieme per mostrare solidarietà al sindaco di centrosinistra Montanile.
Intorno al tavolo anticamorra ci sono i sindaci Pasquale Raimo di San Vitaliano, Edoardo Serpico di Scisciano, Aniello Rega di Castello di Cisterna, Antonio Carpino di Marigliano, il sindaco di Mariglianella, Felice Di Maiolo e il vice sindaco di Somma Vesuviana Maria Vittoria Di Palma.
Il mio impegno dice il senatore Urraro è per un lavoro congiunto con la Commissione Antimafia, con le Istituzioni presenti e con tutti i livelli sociali, per contrastare i fenomeni criminali e le connessioni finalizzate ad attività illecite contro la persona, l'ambiente, i patrimoni e la sicurezza dello Stato.
Carmine Mocerino Udc:” La celebrazione, questa mattina, di un Consiglio comunale straordinario aperto non è stata un atto formale ma la risposta dello Stato attraverso la collaborazione istituzionale per parlare alla città, ai cittadini”. Per i sindaci interviene Domenico Tuccillo, presidente dell’Anci ribadendo la necessità di fare rete contro il crimine.
Il sindaco Montanile più deciso che mai a contrastare la camorra dice: “Nulla ci deve intimidire, chiamiamo le cose con il loro nome e la nostra lotta alla camorra non finirà qui. Rendiamo la piazza viva con l’associazionismo”.
Il consigliere comunale d’opposizione, il giudice Carmineantonio Esposito fa appello alla parte sana del quartiere e si rivolge al sindaco chiedendo che vengano ripristinate le strutture e gli spazi degradati per permettere ad anziani e a bambini di poterle frequentare. E per il rischio stese? Si punta sull’istallazione di telecamere controllate h 24.
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