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Cronaca Redazione 12 dicembre 2018 08:09 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Azzerata la gestione delle “piazze di spaccio” con l'arresto di 33 persone. Accertata esistenza di “cassa comune” e ricostruite dinamiche criminali degli ultimi anni.
SOCCAVO - NAPOLI - Arrestati 33 soggetti ritenuti a vario titolo responsabili di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti, estorsione, rapina nonché di detenzione illegale e ricettazione di armi da sparo.
Ad effettuare gli arresti sono stati i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli su un ordine emesso dal GIP di Napoli Blitz dei carabinieri nel quartiere di Soccavo.
Il provvedimento è stato emesso dopo le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, che sono iniziate dopo l’omicidio di camorra di Rosario Grimaldi perpetrato nel quartiere Soccavo nel luglio 2013, che ha permesso di documentare l’ascesa del clan camorristico dei “Vigilia” nel quartiere, dopo la sua scissione dal gruppo dei “Grimaldi”.
È stata accertata l’operatività del clan e individuato il reggente, Vigilia Alfredo Junior, figlio di Alfredo detenuto dal 2009. Sono state ricostruite le dinamiche criminali che hanno regolato le condotte del gruppo e le modalità di gestione di una “cassa comune” nella quale venivano fatti confluire i proventi delle attività.
Era stato messo in piedi un sistema di approvvigionamento e smistamento di droga, che a partire da una fitta rete di “piazze di spaccio” a Soccavo, permetteva con l’ausilio di spacciatori/fattorini di distribuire anche a domicilio notevoli quantità di cocaina e di confezioni di marijuana, hashish, skunk e amnesia: quest’ultima è il mix ottenuto dalla miscela di marijuana, metadone, eroina e altre sostanze chimiche che produce effetti psicotropi potenziati.
È stata accertata una rapina e un tentativo di estorsione con richiesta di 2.400 euro nei confronti di uno spacciatore di Soccavo, non facente parte del clan, e il recupero di crediti con metodo mafioso in favore dei vertici del sodalizio camorristico.
Il provvedimento cautelare ha permesso, inoltre, di acquisire elementi in relazione agli accordi stretti dal clan Vigilia con altri gruppi criminali operanti nell’area occidentale, per la spartizione degli affari illeciti sul territorio.
Sono stati documentati in particolare i rapporti intrattenuti dal sodalizio camorristico con l’organizzazione criminale dei “Sorianiello” retta da Mautone Cesare, che ha base logistica e operativa nel sobborgo denominato “99”, in via Catone, al confine tra i quartieri di Soccavo e il Rione Traiano, dove il clan gestiva una “piazza di spaccio” e diversi pusher per la consegna a domicilio della droga.
Numerosi gli arresti, le denunce ed i sequestri di droga operanti nel corso delle investigazioni a riscontro delle indagini coordinate dalla DDA di Napoli. Gli arrestati sono stati condotti nel Centro Penitenziario di Secondigliano in attesa degli interrogatori di garanzia nei prossimi giorni.
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