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Cronaca Redazione 29 novembre 2018 16:32 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
CERRETO SANNITA - È stato posto agli arresti domiciliari l’ing. Napoletano Letizio, responsabile dell’Ufficio Tecnico LL.PP. del Comune di Cerreto Sannita (BN), dalla Guardia di Finanza di Napoli, su un ordine del GIP del Tribunale di Napoli.
L’ingegnere è accusato di corruzione e di turbata libertà degli incanti in relazione all’appalto per i lavori di restauro della locale Torre Civica Medievale, nell’ambito del quale lo stesso ha rivestito la carica di presidente della Commissione di gara.
L’attività delle fiamme gialle è una costola dell' ““Operazione The Queen””, dove erano state rilevate numerose irregolarità in svariate gare di appalto, di committenza pubblica, gestite da Enti Pubblici delle Province di Napoli, Caserta e Benevento, che ha fatto emergere gli imbrogli di “colletti bianchi” in grado di incidere in maniera determinante sull’aggiudicazione delle gare di appalto, in favore di imprese “predesignate”, alcune delle quali riconducibili a soggetti vicini alla criminalità organizzata.
In tale ambito, è stata riscontrata un’ irregolarità nell’ aggiudicazione dell’appalto dei lavori di restauro della locale Torre Civica Medievale, a favore della Bretto Opere Stradali Srl.
Gli ulteriori specifici accertamenti svolti dalla Guardia di Finanza, con le dichiarazioni di Sommese Antonio, nipote dell’ex assessore alla Regione Campania Pasquale Sommese, che in carcere ha deciso di parlare, hanno consentito di scoprire le condotte illecite dell’ ing. Napoletano.
Inoltre, nel corso degli accertamenti sono state riscontrate gravi anomalie anche nella fase di esecuzione dei lavori; in tale contesto, tra le altre cose, è stato posto sotto la lente di ingrandimento il conferimento di incarico di “controllo e assistenza tecnico-scientifica agli scavi” ad opera dell’ing. Napoletano Letizio nei confronti di un archeologo, in violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità della Pubblica Amministrazione.
Contestualmente all’arresto dell’ingegnere, lo stesso Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito n. 14 perquisizioni delegate dall’autorità giudiziaria inquirente nei confronti di tutti i “nuovi” soggetti coinvolti, a vario titolo, nella vicenda.
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