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Cronaca Sanità Maria Capasso 25 agosto 2018 00:11 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANELLA - Comunità in lutto per la morte di Ermelinda Tramontano, la perpetua dei vari parroci che si sono avvicendati alla guida della parrocchia di Mariglianella. Era una donna fantastica che ha attraversato varie generazioni, fornendo assistenza e conforto agli umili e ai bisognosi. Se si allontanava, lasciava il bigliettino fuori la porta spiegando dov'era.
Si dispiaceva se qualcuno era costretto ad andarsene deluso a causa della sua assenza. Era una donna instancabile che amava i bambini: li aspettava e gli riempiva le tasche di caramelle e bomboloni. Aveva fatto dei gesti di bene la sua ragione di vita. Dovrebbero fare tutti così. Ermelinda era una sorta di ammortizzatore sociale che si prendeva cura dei più deboli. Si occupava di una vicina si casa malata e non le faceva mai mancare dolci e gelato.
Ogni pomeriggio. preparava il caffe e chiunque si trovava a passare poteva contare su una tazzina da sorseggiare scambiando quattro chiacchiere e arricchendo la propria umanità. C'era tanto da imparare da Ermelinda in termini di cultura dell'accoglienza. A maggio puntualmente nella sua casa a pianoterra, che un tempo era una sorta di bazar, dove si potevano acquistare biglie e mascherine di Carnevale, si recitava il Rosario.
Si respirava il sapore di cose e di attenzioni perdute quando ti fermavi vicino a lei. Ermelinda era una di quelle figure che immagini eterna. Persone così restano nel cuore e con loro portano via i sentimenti di un'epoca tramontata e travolta dalla cultura del non guardarsi più neanche negli occhi.
Troppo indaffarati e troppo veloci dimentichiamo la reciprocità e la prossimità. Ermelinda amava il prossimo e sapeva che una parola vale più dell' indifferenza. Era una sorta di monumento vivente, di quello che ti fermi a contemplare nella sua immensa socialità. Era l' amica degli scugnizzi di ogni tempo: durante il periodo prenatalizio li riforniva di botti, le cosiddette “butticelle”, li guardava sorridendo raccomandandogli di spararle un poco più lontano perché' c'era sempre la vicina brontolona, a cui non sta bene niente.
Ciao Ermelinda, questo Natale non sarà più lo stesso. Corso Umberto I si è spento. E' senza luce. Se ne va un pezzo di storia. Ermelinda ci mancherà il tuo sorriso, accidenti, ora i tuoi caffè li preparerai in paradiso e a noi non resterà che il tuo ricordo e il conforto nella preghiera.
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