29/03/2024
(203 utenti online)
Cronaca Viviana Papilio 26 luglio 2018 15:04 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
Riapre il lunapark partenopeo.
Era il maggio del 2012 quando sul parco divertimenti della città di Napoli calò il sipario lasciando orfani di divertimento, musichette, luci, giostre colorate, una intera generazione di bambini. Il parco e l’annesso zoo finirono all’asta in quello stesso anno e dell’ampio piazzale antistante non rimase che uno spazio vuoto dominato dagli archi monumentali che un tempo accoglievano frotte di visitatori entusiasti.
Il parco divertimenti fu aperto al pubblico per la prima volta nel 1965 grazie all’intervento di un gruppo di appassionati e alla progettualità di Cesare Rosa, che ispirò l’edenico giardino napoletano sul modello della Disneyland californiana nata un decennio prima. L’idea fu riverberata nel logo, chiara citazione del castello e del carattere gotico, ma nella scelta del nome si ricreò l’immagine di un luogo trasversale, che accogliesse adulti e bambini indistintamente, nacque “Edenlandia”. L’intuizione partenopea fu quella di dare al parco un respiro avveniristico, con attrazioni tecnologiche che nel giro di pochi anni ne consolidarono la fama non solo in Italia, bensì in tutta Europa. Si pensi che alcuni giornali dell’epoca ne esaltavano la modernità con titoli arditi: “licenziati nani e donna cannone, al lunapark arriva la tecnologia!” . Tale ne era la notorietà che fino agli anni ’80 il lunapark era pubblicizzato da Topolino, e a sua volta pubblicava un proprio giornalino.
Tra le attrazioni che spingevano giovani di tutta Italia a recarsi a viale Kennedy vi erano i tronchi e le Montagne Russe “Mont Blanc” che anticiparono di anni quelle che sarebbero state le giostre dei grandi parchi internazionali come Mirabilandia e Disneyland Paris.
Edenlandia è stata per lungo tempo un posto capace di intrecciare magia e divertimento in modo autentico e spontaneo, imprimendo un ricordo dolce e nostalgico in ogni adulto che oggi guarda a quel luogo come alla scatola dei ricordi della propria infanzia.
Dopo una fase di chiusura e a seguito dell’investimento di 8 milioni di euro ad opera del Gruppo Vorzillo, che ha reintegrato l’intero comprato di lavoratori finiti in cassa integrazione, Edenlandia ha riaperto al pubblico con una serata inaugurale tenutasi mercoledì 25 che ha accolto con uno spettacolo i primi 5000 visitatori; e da oggi 26 luglio è pronta ad accogliere tutti noi, adulti e bambini in un ideale passaggio di testimone tra generazioni.
Le attrazioni funzionanti sono tutte nuove e sono tredici tra cui l’astronave ranger con giro a 360 gradi, torre a salita accelerata, torre per i più piccoli, giostra delle rane salterine, trenino lillipuziano, mini ottovolante, ruota girevole, auto scontro, mentre per quelle storiche si è proceduto al restauro e si è in attesa delle autorizzazioni ufficiali.
Pochi luoghi a Napoli identificano il legame tra la città e la famiglia come è in grado di fare questo parco divertimenti. E’ una notizia lieta che ci disegna un inconsapevole sorriso, ripensando ai momenti di svago che ci hanno accompagnato spesso, tra rumori delle attrazioni, la vista dei colori sgargianti dei tendoni, lo scroscio dell’acqua e non ultimo il profumo delle graffe che da solo sa evocare in noi il sapore del tempo spensierato. Con la nuova apertura tornano anche queste ultime, affidate a Marco Infante che, tentativo dopo tentativo, ha ritrovato la ricetta storica :”sa sa, prova prova, graffa Edenlandia c’è!”… non ci resta che tornare al parco più caro di tutti. Che il Brucomela sia ancora lì ad attenderci?
-Il lunapark è aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle 22.00. E’ possibile fare una Edencard per gli ingressi.
RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright MARIGLIANO.net
Commenti