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Cronaca Sanità Maria Capasso 03 aprile 2018 15:21 Circa 4 minuti per leggerlo stampa
Il liceo C. Colombo al CCR di Ispra. Tappa anche al villaggio operaio Crespi D'Adda, luogo ideale del lavoro dell' 800 e Patrimonio dell'Unesco.
MARIGLIANO - Dal villaggio operaio di fine ‘800 “ Crespi D’Adda” , nato intorno alle fabbriche cotoniere, al CCR di Ispra: il liceo “C. Colombo” ripercorre i luoghi suggestivi del patrimonio mondiale dell’Unesco approdando nel più importante centro di coordinamento e ricerca dell’Università e dell’Industria degli Stati membri dell’Unione Europea.
Per la prima volta le scolaresche incontrano i più importanti scienziati europei che svolgono ricerca nel CCR. Da Arona alle isole Borromee, passando per il lago Maggiore: un mix di bellezze paesaggistiche e di cultura che terrà impegnati gli studenti in una 4 giorni di socializzazione e di studio al di fuori delle pareti scolastiche. Bellezza e istruzione è il binomio su cui punta, il team docenti, coordinato dalla dirigente scolastica Maria Grazia Manzo.
Obiettivo: formare la generazione di ragazzi che si avvia ad affrontare il mondo delle professioni accogliendo gli orizzonti delle opportunità aperte dalla nostra bella Italia, da nord a sud senza pregiudizi e frontiere di alcun tipo. Sono cinque le classi coinvolte del terzo anno dell’istituto di via Nuova del Bosco: due dell’indirizzo scientifico (III A e III B) e tre delle Scienze Umane. Si parte il 4 Aprile dalla stazione di Napoli Centrale in freccia Rossa.
Gli studenti sperimentano il modo nuovo di apprendere e di stare insieme condividendo anche momenti ludici. Ma cos’è il CCR (Centro Comune di Ricerca) ? Sigla inglese JRC ( Joint Research Centre, JRC), è una direzione generale della Commissione europea: DG-JRC (Directorate-General Joint Research Centre), che dispone di sette istituti di ricerca dislocati in cinque paesi membri dell'Unione europea (Belgio, Germania, Italia, Paesi Bassi e Spagna).
Il JRC fornisce un sostegno scientifico e tecnico alla progettazione, allo sviluppo, all'attuazione e al controllo delle politiche dell'Unione europea. A differenza delle università europee, è direttamente finanziato dall'Unione europea (è un servizio della Commissione europea), allo scopo di garantire l'indipendenza delle attività di ricerca da interessi privati o dalle singole politiche nazionali, come condizione essenziale per perseguire la sua missione internazionale.
Nei suoi laboratori si svolgono complessi studi ed esperimenti per conto delle istituzioni europee. Il suo direttore attualmente è slovacco Vladimir Šucha. In Italia Il JRC di Ispra è molto esteso e si trova immerso in una grande area verde. Gli edifici sono numerosissimi, e sono divisi per campo di ricerca.
Il sito di Ispra comprende:
Istituto dell'ambiente e della sostenibilità(IES) con 430 dipendenti e un bilancio preventivo di €41,1 milioni per il 2007.[2]
Istituto per la protezione e la sicurezza dei cittadini(IPSC) con 420 dipendenti e un bilancio preventivo di €37,2 milioni per il 2007.[3]
Istituto per la salute e la protezione del consumatore(IHCP) con 300 dipendenti e un bilancio preventivo di €30,2 milioni per il 2007.[4]
Vicino al Centro è stata anche costruita la Scuola europea di Varese. I Laboratori di Ricerca ENEA di Ispra si trovano, infatti, in provincia di Varese e sorgono all’interno del Centro Comune di Ricerche (CCR) della Commissione Europea.
Nati come prima infrastruttura ENEA dedicata alla ricerca sul nucleare, i Laboratori adesso rappresentano oggi un punto di riferimento per lo sviluppo di tecnologie e metodologie per l’efficienza energetica nei settori dell’illuminazione e degli elettrodomestici e per la loro diffusione nel territorio, nel mercato e negli strumenti delle politiche energetiche. Da sottolineare la tappa del primo giorno al Villaggio Crespi d'Adda, un villaggio operaio di fine '800, città ideale del lavoro e Patrimonio Unesco.
Crespi è il nome della famiglia di industriali cotonieri lombardi che a fine Ottocento realizzò un moderno "Villaggio ideale del lavoro" accanto al proprio opificio tessile, lungo la riva bergamasca del fiume Adda.
Il Villaggio Crespi d'Adda è una vera e propria cittadina completa costruita dal nulla dal padrone della fabbrica per i suoi dipendenti e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari.
In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e "dalla culla alla tomba", anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera "ruotava attorno alla fabbrica stessa", ai suoi ritmi e alle sue esigenze.
Crespi d'Adda costituisce un esempio eminente di un complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia umana.
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