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Cronaca Antonio Franzese 27 marzo 2018 14:06 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
Vanno avanti senza sosta le indagini per risalire all'assassino di Giuseppe Veropalumbo, il 30enne di Torre Annunziata colpito a morte da un proiettile vagante
TORRE ANNUNZIATA - Vanno avanti senza sosta le indagini per risalire all'assassino di Giuseppe Veropalumbo, il 30enne di Torre Annunziata colpito a morte da un proiettile vagante esploso nella notte del 31 dicembre 2007 mentre stava festeggiando l'arrivo del nuovo anno con la sua famiglia nell'abitazione di corso Vittorio Emanuele III.
La Polizia di Stato, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, a seguito di capillari accertamenti tecnici, svolti dalla Polizia Scientifica di Napoli e del locale Commissariato guidato dal primo dirigente Vincenzo Gioia e dalla vice questore Elvira Arlì, ha verificato senza ombra di dubbio che la pistola che ha ucciso Giuseppe è una semi automatica calibro 9x21, marca Tanfoglio modello Limited 921.
Attraverso l’utilizzo di sofisticate apparecchiature, tra cui un microscopio compratore ad alta definizione (VISION-X), è stato provato che l'arma ha esploso anche altri colpi in direzione della stessa palazzina.
La ricostruzione delle traiettorie avvenuta con raggi laser e con l’ausilio di un drone, ha consentito agli esperti della balistica di individuare il percorso del proiettile.
Altri frammenti sono stati recuperati, negli ultimi giorni, sulla facciata esterna dell’edificio, all’altezza del nono piano, dove si è consumata la tragedia, grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco.
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