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Cronaca Antonio Franzese 21 febbraio 2018 20:12 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
NOLA – I soci del polo per il commercio all'ingrosso più grande d'Europa sono tornati in Assemblea per nominare un nuovo consiglio di amministrazione per la decadenza.
Presentate 2 liste. Quella vincente chiamata al vertice del CIS di Nola è stata di Ferdinando Grimaldi, 68 anni, napoletano, consulente aziendale, presidente uscente chiamato lo scorso mese di dicembre a succedere a Sergio Iasi, dimessosi dopo avere definito con le banche il piano di salvataggio.
Dovrebbe restare in carica 3 anni e si potrebbe definire il primo vero successore del fondatore di quello che era il più grande centro commerciale all’ingrosso d’Europa.
La lista Grimaldi pare abbia raccolto oltre il 50% dei consensi. Ma sono consensi veri? Pare che i giorni precedenti l’assemblea ci fosse chi girava per raccogliere deleghe o suggerire schieramenti. L’altra lista ha raccolto il 31% a cui bisogna aggiungere gli astenuti.
Leggendo su tale argomento, il presidente nazionale di Confedercontribuenti ha così commentato: - “Avevamo ragione, i soci rimasti che hanno contribuito a colpire i diritti dei soci fatti fallire ingiustamente, ora sono stati messi fuori gioco, con l'assemblea di ieri. Ormai dovranno ripianare solo debiti e pagare Interporto SpA. Milioni di euro ancora sprecati. – continua Finocchiaro che ci ha messo faccia e forze dell’intera Confedercontribuenti per portare alla luce presunte illegalità – I veri Killer del CIS SpA sono stati i soci che non hanno voluto supportare la battaglia di Confedercontribuenti, mettendosi al servizio dei potentati bancari”.
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