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Cronaca Redazione 20 febbraio 2018 09:06 Circa 1 minuto per leggerlo stampa
POMPEI - Dopo l’annuncio ufficiale dell’Arcigay, che il Gay Pride campano quest'anno si farà anche a Pompei il 30 giugno, sono scattate le polemiche. E sono subito state scintille tra il sindaco Pietro Amitrano e il presidente Arcigay Napoli Antonello Sannino.
Entra nella polemica anche Forza Nuova, che definisce blasfema la decisione e si oppone con forza all’invasione dei gay “ in uno dei santuari mariani più importanti d'Italia. Visitato da Santi e da Papi”.
"Il 30 giugno prossimo Pompei potrebbe vivere uno scenario agghiacciante paragonabile senz'altro alla distruzione del 79". - Dichiara Antonio Paparo di Forza Nuova - " E’ una provocazione che definire blasfema mi sembra poco, un vero attacco ai valori cristiani. Non vogliamo e non possiamo permettere che la città si trasformi in un circo ambulante. Il Gay Pride non è una manifestazione per i diritti civili, ma una sfilata di cattivo gusto. La scelta di esibirsi a Pompei è un affronto da parte di Arcigay al cuore dei fedeli e della città".
Paparo, candidato al Senato con ITALIA AGLI ITALIANI lancia il suo appello: "Invito le Associazioni cattoliche, i fedeli, il popolo del Family Day, la diocesi e la Santa Sede affinché il gay pride non si faccia a Pompei né il 30 giugno né in altra data. Forza Nuova sarà vigile e presente per impedire in tutti i modi questa sceneggiata".
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