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Cronaca Nicola Riccio 01 febbraio 2018 13:18 Circa 7 minuti per leggerlo stampa
MARIGLIANO – Non scema il polverone legato alla querelle Consigliere Esposito/ Comitato per l’acqua bene comune di Marigliano- Rete Civica ATO3 che ha tenuto banco negli ultimi giorni e che si arricchisce di un nuovo elemento.
In sintesi, il giorno 29 gennaio pubblicavamo un pezzo dal titolo: “ Marigliano, il consigliere Esposito tradisce il vincolo di mandato avuto dal Consiglio comunale sulla GORI” ( leggi qui) attraverso cui il Comitato per l’acqua bene comune di Marigliano Rete Civica Ato3 teorizzava come il Consigliere impedisse “la discussione sulle partite pregresse e gli aumenti tariffari 2012 - 2015, in difesa del gestore GORI, contro la rete dei sindaci che ne chiede l'annullamento”. Ieri, invece, 31 gennaio, questa testata dava spazio alla replica del Consigliere Esposito che, sentendosi diffamato e esponendo fatti, dati e ragionamenti a difesa della sua posizione ( che vi invitiamo a leggere qui) chiudeva sottolineando come questa sia una “campagna denigratoria messa in atto da chi, non avendo altro modo di imporre le proprie ragioni, ha costante necessità di trovare un capro espiatorio per nascondere le proprie debolezze”.
Arriva celere la controreplica del Comitato che vi riportiamo integralmente :
“ A leggere la risposta del Consigliere Esposito sembra che la polemica generata dalle due mozioni in Consiglio di Distretto, sia divampata senza un ragionevole motivo in un contesto di assoluta normalità amministrativa dell'EIC e che grazie al suo intervento si è evitato che si consumasse una forzatura da parte di un pugno di Sindaci che pur di strappare qualche applauso alla platea circostante, hanno tentato l’affondo presentando le mozioni.
Vista la lunga risposta del consigliere Esposito, riteniamo che forse ha omesso di dire qualcosa che proveremo a spiegare noi, perché restiamo dell'idea che se ostruzione doveva esserci sulle mozioni, non poteva e non doveva venire dal consigliere Esposito, che anzi avrebbe potuto contribuire a portare la discussione su binari diversi, visto il mandato chiarissimo del consiglio comunale di Marigliano e del sindaco Carpino, il quale ancora si ostina a dichiararsi per l'acqua pubblica. E allora il consigliere avrebbe dovuto avere un atteggiamento diverso e di apertura verso quei temi che riguardano oltre 500.000 utenze nel distretto Sarnese-Vesuviano, soprattutto perché l'approvazione delle mozioni avrebbero dato un'accelerata all'iter amministrativo per procedere alla discussione sulle partite pregresse e sulle ingiunzioni fiscali che stanno generando diffuso allarme sociale.
Andando con ordine, al contrario di quanto sostenuto da Esposito, nella richiesta di convocazione del Distretto presentata dalla Rete dei Comuni, che aveva ad oggetto il “Funzionamento dell'Ente Idrico Campano e rappresentanza dei Comuni nei processi decisionali. Discussione e deliberazione”, si faceva riferimento preciso alla necessità di decidere su Partite Pregresse e sugli aumenti tariffari 2012 – 2015, questioni sulle quali, grazie alle azioni giudiziali e politiche della rete dei comitati e della rete dei comuni per l’acqua pubblica, la decisione è stata rimessa nuovamente all’Ente Idrico Campano che però, finora, proprio per le resistenze dei tanti Esposito, continua a non vedere l’ora di non decidere.
Perciò era chiaro che, nella richiesta di discussione della rete dei comuni per l’acqua pubblica (inviata anche a lui parecchie settimane orsono), la parte della richiesta cui facevano riferimento le “discussioni e deliberazioni” del dispositivo dell’ordine del giorno non avrebbe di certo riguardato il funzionamento dell’Ente Idrico Campano in generale, ma, come ovvio, proprio il ritardo dell’Ente Idrico Campano che continua a non decidere su partite pregresse e aumenti tariffari 2012 – 2015, magari in attesa di una soluzione esterna (Regione-AEEGSI-GORI) che già si annuncia lacrime e sangue per i cittadini utenti.
A ciò si aggiunga che il Consiglio di Distretto non ha ancora alcun regolamento di funzionamento, sempre grazie ai colpevoli ritardi di chi avrebbe il compito di proporlo e approvarlo (come più volte denunciato), e che di conseguenza non c’era (e non c’è) alcuna norma che imponesse di rimandare la discussione delle mozioni ad altra riunione. Tra l’altro, pur volendo rifarsi ai regolamenti comunali, non è assolutamente vero che le mozioni presentate in consiglio comunale vengono automaticamente rimandate alla seduta successiva, ben potendo essere discusse e deliberate dal consiglio comunale, qualora se ne ravveda l’urgenza (urgenza indiscutibile nel caso in questione).
Perciò il consigliere Esposito, che aveva avuto mandato dal consiglio comunale di Marigliano di votare contro le partite pregresse e gli aumenti tariffari, dovrebbe spiegarci: per quale motivo si è così incaponito a rimandare la discussione delle mozioni alla seduta successiva facendo riferimento a regole inesistenti? Di cosa finora si è fatto promotore per dare seguito al mandato del consiglio comunale? Di quale deliberazione e/o posizione politica si è fatto promotore per rendere effettive le funzioni dell’Ente Idrico Campano di cui ha l’onore e l’onere di essere membro di spicco? Cosa ha fatto per limitare le inefficienze del gestore e il carico tariffario sui cittadini? Dopo più di un anno dall’elezione, niente di niente.
La seconda mozione riguardava la sospensione delle ingiunzioni fiscali che la GORI sta inviando agli utenti grazie alla vergognosa autorizzazione del ministro Padoan che in questi giorni sono state inviate anche ai cittadini di Marigliano. E’ ovviamente un fatto importantissimo e urgente che riguarda migliaia di utenti che si trovano in condizione di assoluta soggezione nei confronti della GORI che ha inviato queste ingiunzioni fiscali senza comunicare nulla ai Comuni e all’Ente Idrico Campano. Anche in questo caso il consigliere Esposito ha chiesto il rinvio della deliberazione aggrappandosi alle stesse regole inesistenti e senza tener in alcun conto l’emergenza di difendere i cittadini.
Ci spieghi allora Esposito: cosa ha in mente per difendere i cittadini da ingiunzioni fiscali che rappresentano uno strumento brutale di gestione del credito da parte della GORI? Cosa pensa del vergognoso decreto del ministro dell’economia del suo partito che ha autorizzato GORI ad emettere ingiunzioni fiscali nei confronti dei cittadini? Ha portato qualche istanza nel suo partito per fare in modo che questo decreto venga revocato? Anche in questo caso, ad oggi, non ci risulta prodotto da Esposito nulla di nulla fatta eccezione per l’insensata irruenza nell’impedire a coloro che propongono qualche soluzione (per quanto fallace possa essere ritenuta) di porre rimedio ad anni di disastri.
Infine ci resta che chiedere al consigliere: cosa ha messo in campo per ripubblicizzare il servizio idrico e superare la gestione GORI? Quale strada pensa si debba intraprendere per arrivare ad una gestione attraverso aziende di diritto pubblico? La domanda anche in questo caso è retorica.
Finora la rete dei comitati e la rete dei comuni per l’acqua pubblica hanno costretto la Regione a legiferare per superare i commissariamenti (istituendo il finora pessimo e inutile Ente Idrico Campano), hanno bloccato le partite pregresse (122 milioni di debiti che la GORI aveva già scaricato sui cittadini), hanno ottenuto dalla stessa legge regionale che la decisione sulle partite pregresse e sugli aumenti tariffari 2012 – 2015 fosse rimessa ai comuni proprio attraverso l’Ente idrico Campano, nonché hanno commissionato allo studio Clarich (uno dei massimi esperti di diritto amministrativo del Paese) uno studio giuridico sulle conseguenze della eventuale liquidazione GORI e sulla ripubblicizzazione dell’acqua dimostrandone la praticabilità. Non ci sembra che alcuno, né tantomeno Esposito, abbiano mosso un solo dito in questa direzione.
Perciò sappia Esposito che non ci incantano ragionamenti da azzeccagarbugli e giochetti da politicanti (ne abbiamo visti a bizzeffe in questi anni) e che continueremo a controllare l’azione di ogni rappresentante ed a riferirne ai cittadini. Pur prendendo le distanze da espressioni ingiuriose di cui non abbiamo alcuna paternità ribadiamo che il consigliere Esposito nella riunione del Distretto Sarnese Vesuviano non ha rispettato il contenuto e lo spirito del mandato ricevuto dal Consiglio Comunale di Marigliano sulla base della petizione popolare promossa dal comitato civico di Marigliano. E’ ora che la politica impari ad essere seria e ad assumersi le proprie responsabilità nei confronti dei cittadini “.
Comitato per l’acqua bene comune di Marigliano - Rete Civica ATO3
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