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Cronaca Redazione 01 gennaio 2018 15:25 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Sequestrati ordigni artigianali e centraline per accensione a distanza. Arrestati 2 titolari di rivendite di fuochi
QUALIANO, CASALNUOVO, FRATTAMAGGIORE, VICO EQUENSE - Zio e nipote nascondevano nella loro taverna a Qualiano 70 chili di ordigni esplosivi artigianali (297 “cobra”, 35 “capsule” e 36 “spolette con ritardo”), circa 160 chili circa di materiale esplodente di IV e V categoria, una centralina per l’accensione a distanza di batterie mediante telecomando e 89 tubi da mortaio di vario calibro.
Entrambi del posto e incensurati, sono stati arrestati per detenzione illegale di materiale esplodente e tradotti in carcere.
A Casalnuovo i militari della locale tenenza, della stazione di Pomigliano d’Arco e del nucleo artificieri del comando provinciale di Napoli hanno arrestato il titolare di una ditta produttrice di fuochi d’artificio, Carmine Terracciano, un 42enne di Pomigliano già noto alle forze dell’ordine. Durante perquisizione domiciliare è stato sorpreso a detenere 100 “track” ad elevato potenziale esplosivo e materiale per il confezionamento (bustine, micce).
È stato arrestato per detenzione illegale e finalizzata al commercio di materiale esplodente e, dopo le formalità, tradotto ai domiciliari.
A Frattamaggiore invece i carabinieri hanno denunciato per detenzione illegale di materiale esplodente un 33enne di Orta di Atella e un 23enne di Frattamaggiore, entrambi noti alle forze dell’ordine, sorpresi ad allestire 2 banchetti per la vendita di fuochi d’artificio: il primo ne aveva esposti 60 chili, il secondo 20 di 1, 2, e 3 categoria, proibiti.
A Vico Equense, infine, i carabinieri hanno arrestato il titolare di una rivendita di fuochi d’artificio, poiché è stato trovato in possesso di 815 “candelotti” e 77 colpi da “mortaio pirotecnico” per un peso complessivo di circa 62 chili.
Un 36enne del luogo, dovrà rispondere di detenzione e vendita di materiale esplosivo; dopo le formalità è stato condotto ai domiciliari.
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