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Cronaca Redazione 27 dicembre 2017 23:03 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
La casa dellassessore allAmbiente Raffaele Coppola presa di mira dai ladri la vigilia di Natale.
MARIGLIANO – Continuano i furti, o i tentativi di furti, nel nostro territorio. Un nuovo episodio si è avuto nel giorno della vigilia di Natale.
A Faibano, una banda composta da sei, sette elementi si è introdotta nella proprietà dell’assessore all’Ambiente del Comune di Marigliano Raffaele Coppola.
I ladri per assicurarsi che non c’era nessuno hanno bussato al citofono. Per fortuna in casa c’era la figlia che ha risposto, non ricevendo però nessun riscontro dall’altro capo del citofono.
La presenza della giovane donna, però, non ha scoraggiato i ladri, che hanno forzato il portoncino d’ingresso e hanno tentato di entrare nell’appartamento.
A questo punto la signora, sola in casa con la sua bambina, ha cominciato ad urlare, telefonando contemporaneamente al padre, che si trovava in quel momento a Casaferro, e ai carabinieri.
I delinquenti sentendo le urla disperate della donna sono scappati. In un minuto l’assessore Coppola era a casa, insieme ai militari, trovando la figlia terrorizzata per la brutta esperienza. Oramai questi criminali non si fermano più davanti a nulla.
Sono stati segnalati vari furti in casa anche in via Vittorio Veneto e in via Campo Sportivo, dove sono state svaligiate due villette, quella dell’architetto Nino Serpico e di due sue vicine, in meno di un quarto d’ora. La banda a quanto pare colpisce sempre nel tardo pomeriggio.
Le forze dell’ordine, che fanno il possibile per arginare furti e rapine, lamentano un territorio molto vasto da controllare con ville e case costruite in piena campana, dove a volte neppure loro possono accedere. A ciò si deve aggiungere, che da una ventina di giorni le videocamere di sorveglianza del territorio non sono funzionanti, a causa, si presume, di un guasto all’antenna principale che è posta sull’edificio comunale.
La polizia municipale ha chiamato più volte la ditta incaricata alla manutenzione , la Tecnocom, di Comiziano, che nonostante i vari solleciti non è intervenuta. Tutto ciò rende ancora più difficile il compito dei carabinieri, che non potendo visionare le immagini delle telecamere non hanno elementi per poter individuare i percorsi che fanno i malviventi, per assicurarli alla giustizia.
Foto di archivio
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