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Cronaca Redazione 22 dicembre 2017 06:55 Circa 2 minuti per leggerlo stampa
Nel mirino la casa dell'architetto Serpico e quella di due ragazze.
MARIGLIANO - Topi d’appartamento prendono d’assalto via Campo Sportivo e svaligiano due appartamenti. Nel mirino è finita l’abitazione dell’architetto Nino Serpico e quella di due giovani , che proprio nei giorni scorsi hanno perso la madre.
Le poverine al rientro non riuscivano neanche ad entrare in casa. Pianti disperati hanno accompagnato la loro triste scoperta. I ladri avevano bloccato la porta d’ingresso con gli stessi mobili per agire indisturbati. Sono riusciti a ripulire completamente l’appartamento spogliandolo di tutti gli oggetti di valore.
Stesso scenario a casa dell’architetto Nino Serpico dove i moderni Diabolik, vestiti di nero e con la testa ricoperta da un cappuccio dello stesso colore, hanno fatto razzia degli effetti di famiglia portando via anche 1.500 euro in contanti . I soldi erano custoditi in un cassetto. La cosa più triste è che il sistema d’allarme Wi Fi proprio in quel momento non era funzionante a causa del passaggio della linea alla fibra ottica.
“Che strana coincidenza –afferma l’architetto Serpico- sono scappati via anche con due cassetti intarsiati, dove c’erano le tessere d’identità. Che se ne faranno?”. Un quarto d’ora appena di pausa della linea che è stato sufficiente ai ladri per penetrare all’interno e portare via tutto. La razzia è avvenuta verso le 18:40. Nel sacco sono finiti gioielli di famiglia, orologi e altri oggetti preziosi.
La gang è entrata all’interno da una finestra al primo piano ed piombata nella camera del figlio. A mettere in allarme l’architetto mariglianese è stata proprio quella finestra: non ricordava di averla lasciata aperta. Il figlio, che era uscito insieme a lui per delle commissioni in una vicina tipografia, insisteva per entrare, ma lui lo ha fermato. Ha dunque allertato i carabinieri che sono giunti dopo un po’.
Insieme ai militari sono entrati all’interno e lo scenario che si è presentato davanti agli occhi era da guerra. La casa è dotata anche di telecamere, ma dai fotogrammi registrati non si evince niente. Intanto l’architetto non sapendo più a quale sistema antintrusione fare ricorso ha stretto un contratto con una società di vigilanza. Nel frattempo è scattato l’allarme sicurezza in casa. I carabinieri stanno conducendo indagini a tappeto per individuare i ladri ed assicurali alla giustizia. Il problema è che le bande sono più di una.
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