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Cronaca Nicola Riccio 20 dicembre 2017 19:49 Circa 3 minuti per leggerlo stampa
SAN VITALIANO –Grate di ferro che dividono, di notte, l’area Circum dal resto della comunità. Ma non è solo un cancello. E’ una presa di coscienza. E’ una spia.
San Vitaliano probabilmente non può permettersi uno spiazzale aperto, un’area non sorvegliata. Il perché è sotto gli occhi di tutti. Il perché è nella premessa delle determinazione n. 167 del 20-11-2017 a firma del Responsabile Del Servizio Affari Generali E Polizia Municipale dott. Cirillo che, testualmente, recita : “ Di sovente il territorio comunale è oggetto di sversamenti abusivi su aree pubbliche, per la maggior parte in zone periferiche, di rifiuti di provenienza non domestica” .
Vandalizzata. Un grado di disaffezione al bene comune e di mancanza di senso civico per cui, purtroppo, devono essere assunti provvedimenti che , altrove, non solo nei Comuni del Nord, sono lontani dalle comuni attività amministrative.
Ma, al contempo, il cancello è una spia. Una spia di un cambiamento. Un soffio di vento che , finalmente – questa è la speranza di chi scrive - va nella direzione opposta.
Il cancello è figlio degli accordi tra l’EAV ed il Comune di San Vitaliano che ha obbligato il titolare del bene alla protezione, alla chiusura serale – a fine corse - e, quindi, all’apertura mattutina – ad inizio corse - tramite personale EAV.
L’EAV , l’Ente Autonomo Volturno, da tempo in crisi di liquidità, è la holding titolare e gestore dell’azienda ferroviaria dal 2012. Per quanto ci interessa ed in estrema sintesi , è proprietaria dell’area Circum. In soldoni, l’ente di Piazza Da Vinci non ha alcuna competenza sull’area e, per entrare, come un privato, deve bussare e chiedere il permesso.
Fatta questa premessa, il Comune di San Vitaliano ha avviato delle trattative per l’affidamento diretto del parcheggio e della struttura, presentando un progetto di cui già vi abbiamo dato contezza. Era agosto del 2015 quando titolavamo : “A San Vitaliano il progetto pilota di restyling della stazione “ Circumvesuviana””.
Per molti era fumo. Per l’Ente era il tentativo di riappropriarsi della vivibilità di un’area tramite una cordata fatta da Regione/Comune/Associazioni e privati. Era il tentativo di recupero totale della funzione principale della struttura, la rivalutazione di un’area periferica e la creazione di una cerniera urbanistica con il centro dell’abitato.
La progettualità presentata nel maggio 2014 negli uffici della Regione, reggenza Caldoro, prevedeva, oltre al recupero della struttura, la realizzazione di campi di Basket, aree per sgambamento cani, percorsi benessere, farmacia comunale e sede delle guardie ambientali.
Questo cancello e la rimozione della carcassa della Renault di cui abbiamo scritto ieri ( San Vitaliano dice addio alla sua Renault Scenic) , pare siano la premessa del cambiamento e di un affidamento diretto della struttura all’Ente locale: e da lì , tutti noi, non potremo più sbagliare.
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